Valle Galeria Libera, parlano i giovani: un ciclo virtuoso di rifiuti è possibile e bisogna farlo ora
di Luisa Stendardi
Il Comitato Valle Galeria Libera riunisce associazioni e cittadini che risiedono nella valle che ha ospitato la discarica di Malagrotta, la più grande d’Europa, fino alla sua chiusura definitiva nell’ottobre 2013, voluta dal sindaco Marino. Da anni i cittadini chiedono la bonifica e il risanamento del sito e si battono insieme all’associazione Raggio Verde per dire no alla politica dei rifiuti messa in campo dalla Sindaca Raggi e dal Presidente della Regione Lazio Zingaretti che a Dicembre 2019 hanno individuato nuovamente la Valle Galeria come sede idonea ad ospitare la nuova discarica di Monte Carnevale . Oltre allo storico Comitato, i giovani abitanti della valle hanno costituito un’autonoma associazione. Questa è l’intervista sulla loro attività formulata a Febbraio di quest’anno -prima dell’ennesimo ping pong Raggi-Zingaretti su Monte Carnevale– con domande scritte:
Da quanto tempo vi siete costituiti come gruppo autonomo rispetto al Comitato storico Valle Galeria libera? Cosa vi ha spinto a formare un gruppo autonomo ?
Ci siamo uniti la scorsa estate ,verso Agosto.Abbiamo deciso di formare un gruppo autonomo per unire i giovani che vivono nei vari quartieri della Valle Galeria, dato che in questa zona non ci sono punti di ritrovo per giovani, abbiamo pensato di formare un gruppo in cui chiunque potesse entrare a far parte.Inoltre il gruppo è nato anche per sensibilizzare i giovani della zona sulle problematiche del territorio, che spesso ignorano e quindi parlare da giovani a giovani , anche se in generale vogliamo far conoscere la Valle Galeria a tutti, non solamente ai ragazzi.
Nel vostro quartiere sono presenti spazi di aggregazione giovanile , al di là dei pubs o dei ritrovi conviviali?
Nel nostro quartiere purtroppo , come in molte periferie, non sono presenti luoghi di aggregazione, non ci sono nè pubs ,nè spazi di altro tipo, come biblioteche o librerie, per questo di solito i ragazzi tendono a spostarsi verso altri quartieri vicini dove si trovano più luoghi e più attività da fare. I giovani si sentono in un certo senso abbandonati, non considerati, proprio perchè qui non hanno molto da fare
Nella vostra attività di difesa e recupero della Valle e di lotta contro la discarica di Monte Carnevale – Malagrotta 2 – avete avuto incontri con le istituzioni : Municipio,Comune, ASL ? E se si che impressione avete circa la sensibilutà verso le problematiche ambientali?
Purtroppo non siamo riusciti ad avere nessun tipo di dialogo con le istituzioni e per quanto riguarda la sensibilità verso le problematiche ambientali crediamo che le istituzioni debbano ancora fare tantissimo, di certo non hanno dato un bell’esempio approvando una nuova discarica, mentre la discarica di Malagrotta aspetta ancora l’inizio della bonifica. Le istituzioni dovrebbero seriamente riflettere sulle azioni da intraprendere per il bene dell’ambiente , dovrebbero pensare a come sensibilizzare ed educare i cittadini sulle problematiche ambientali (ad esempio educare al riciclo). Le problematiche ambientali sono ancora troppo ignorate dalle istituzioni che non considerano la crisi climatica come una vera crisi.
Quali obiettivi vi state ponendo rispetto al coinvolgimento della popolazione locale e romana per la vostra lotta? E con quali mezzi ritenete di poter agire per aumentare il consenso e la consapevolezza della popolazione : attività sui social,incontri tematici,incontri con le scuole, manifestazioni?
Il nostro obiettivo è di coinvolgere più persone possibili e di far conoscere la situazione della Valle Galeria e le problematiche del nostro territorio a più persone possibili, perchè questa situazione non può più essere ignorata come avviene da decenni . Si parla ancora troppo poco della Valle Galeria , ma i problemi che abbiamo qui sono veramente gravi e soprattutto non riguardano solo i cittadini della Valle , ma riguardano tutti perchè il problema dello smaltimento dei rifiuti , per citarne uno, è il problema di tutti dato che tutti ne produciamo. Al momento, data la pandemia, stiamo puntando molto sull’uso dei social per farci conoscere, abbiamo fatto anche eventi e manifestazioni per coinvolgere le persone dal vivo e sicuramente ne faremo altri.
Ritenete possibile un cambiamento radicale dell’economia nel senso dell’economia circolare e del ciclo virtuoso dei rifiuti?
Lo riteniamo possibile se il cambiamento viene realizzato ora senza più rimandare , se le istituzioni e chi ha più potere comprendono che questo cambiamento è necessario e va attuato nell’immediato perchè i danni all’ambiente sono già troppi e se non si agisce con un cambiamento radicale continueranno ad esserci, non si può più far finta di nulla.
Che dire? Oggi con il Recovery plan o Next Generation EU sembrerebbe che l’ambiente e la sua salvaguardia siano posti al centro delle future politiche nazionali . Questi giovani aspettano da anni interventi di risanamento e di bonifica dei loro territori devastati e abbandonati , come loro stessi affermano. Per tutta risposta , è di qualche giorno fa la notizia dell’arresto ai domiciliari della direttrice dell’area rifiuti del Lazio , Flaminia Tosini, che , come ci informa Roma Today, “intendeva trasformare la discarica di Monte Carnevale da sito autorizzato per il conferimento degli inerti in un impianto per lo smaltimento dei rifiuti derivanti dal trattamento dei rifiuti solidi urbani della Capitale” E la stessa fonte aggiunge ” La ex cava , dove si sarebbe dovuta realizzare la discarica, era di proprietà della NGr, società che Lozza ( imprenditore , anche lui ai domiciliari) , ha acquistato proprio in concomitanza dell’autorizzazione rilasciata dalla Regione nel dicembre 2019 per la costruzione in quel sito di un impianto di smaltimento rifiuti inerti”. Fatta salva la presunzione di innocenza valida per tutti, finchè queste saranno le risposte delle istituzioni, sarà impossibile quel cambiamento radicale auspicato dai giovani della Valle Galeria e non bisogna dimenticare che le problematiche ambientali e sociali s’intrecciano in un connubio indissolubile. La mancanza di spazi sociali dove esprimere le proprie attitudini in un contesto di abbandono dei quartieri periferici, messi a dura prova dalla vicinanza con le discariche passate e future, la mancata approvazione di un piano adeguato dei rifiuti per la città di Roma pone seri interrogativi sulla possibilità di utilizzare al meglio le risorse destinate all’ambiente dai programmi europei.
Le foto del testo sono della pagina facebook del comitato giovani della Valle Galeria