Ai mercati di Monteverde non solo cibo, ma anche immagini e parole
di Luisa Stendardi
La seconda edizione del progetto “La mia città è un giardino” interessa i tre mercati rionali del quartiere Monteverde nel XII Municipio : S.Giovanni di Dio nell’omonima piazza,De Calvi nei pressi di piazza Scotti e Niccolini al centro di Monteverde Vecchio. Il programma, a cura della’Associazione culturale ZIp Zone ,si apre al pubblico in due giornate di fine Ottobre e prevede per S. Giovanni di Dio, il più grande dei mercati rionali, due tipi di eventi :una mostra fotografica diffusa “Ossimori”, allestita sulle saracinesche dei banchi chiusi e soggetta nel tempo a scomparire per effetto dell ‘impermanenza di ogni cosa, e il Banco delle Parole, a cura del Collettivo teatrale “Amori difficili”, nato a Cagliari nel quartiere S,Elia.
Intorno al “Banco delle Parole”, allestito come un vero banco di mercato all’ingresso della piazza , si raccolgono diverse persone, incuriosite dalla “strana” merce esposta : il libro di Italo Calvino , gli “Amori difficili”, una raccolta di novelle ispirate al tema principale della comunicazione , e un paniere di biglietti ripiegati, contenenti frasi dello stesso romanzo. Chi vuole può pescare tra i biglietti e trovare “risposte ” alle proprie domande e interloquire con le attrici presenti cercando nella “chiacchera e filosofia minima” un contatto personale . Il mercato interpretato come punto di interscambio umano che durante la pandemia ha rappresentato una delle poche occasioni di socialità.
Il filo conduttore di questi eventi è proprio la pandemia : al mercato De calvi si rappresenta la “Rinascita” con una passeggiata poetica “Con gli occhi di un poeta, Monteverde negli anni di Pasolini”, com’è noto lo scrittore ha vissuto nel quartiere per qualche anno, ed ha ambientato nei palazzi popolari di Donna Olimpia due dei suoi più celebri romanzi. Al mercato di S. Giovanni di Dio si recita “La Sospensione”, quel momento in cui la propria condizione non è definita, il tutto rappresentato artisticamente dalle fotografie della mostra “Ossimori”, dove si incrociano le contraddizioni visive.
Infine al mercato di Niccolini, a Monteverde vecchio , si rappresenta “La guarigione”, l’uscita dal dolore e dall’isolamento della malattia. Un percorso ben riassunto dalle le parole della locandina distribuita al pubblico ” Al mercato ci siamo tutti. Fate l’appello, non manca nessuno. ..Quando siamo stati confinati nelle nostre quattro mura, i prodotti del mercato hanno trovato modi inediti di raggiungerci: sono saliti dalle finestre dall’interno di un cestino, sono stati lasciati da mani disinfettate sugli zerbini di fronte alle porte. Acquistati dallo schermo di un computer…ma un mercato è un’altra cosa, eccolo, lo vedete” Speriamo per il prossimo anno, l’ultimo del progetto culturale e artistico affidato all’Associazione culturale ZIpzone , di poter partecipare a nuovi eventi di mercati aperti ad ogni tipo di vicinanza umana e speriamo anche più prosaicamente di vedere l’inizio dei lavori per la riqualificazione del mercato di S.Giovanni di Dio che la popolazione aspetta da molti anni.