A A A cercasi notizie sull’annunciato sopralluogo all’interno dell’ ospedale Forlanini
Che fine ha fatto il sopralluogo di ammininistratori e tecnici al Forlanini? Era previsto per metà dicembre secondo l’attivissimo Rino Giuliani dello Spi-Cgil ma a tutt’oggi non c’è traccia di comunicazione, avviso, convocazione o altro che possa far pensare che qualcosa si muove. Si aspetta, non si può far altro. E magari ci si chiede: come mai la Regione è tanto determinata a tenere il profilo basso?
L’unica fonte resta proprio Giuliani, e a ben guardare offre molto materiale, anche se datato e addirittura risalente a prima dell’incontro dell’11 novembre scorso tra Regione, Coordinamento dei comitati per il Forlanini bene pubblico, Spi Cgil e alcuni comitati di quartiere.
Scrive Giuliani in un post del 23 novembre scorso rilanciato da Emilia Galtieri :
Ridare vita alla rete pubblica di riabilitazione pneumologica.
Una delle strutture nel complesso del Forlanini.
Con determinazione n. G11898 in data 14 ottobre 2020 la Regione Lazio ha approvato le “Linee di indirizzo organizzative per la riabilitazione respiratoria in pazienti affetti da polmoniti interstiziali su base virale SARS-COV-2 e virus simili” in cui si legge, tra l’altro che le esigenze riabilitative delle persone affette da COVID-19 sono potenzialmente complesse e comprendono aspetti respiratori, motori, cognitivi e psicologici
Vi è un consenso generale sul fatto che i pazienti con COVID-19, soprattutto se sono stati ricoverati in regime di alta intensità di cure, necessitino di una riabilitazione estensiva, probabilmente prolungata, perché possano superare i deficit cognitivi, psicologici e fisici derivanti dalla ventilazione meccanica e dalla degenza in terapia intensiva e sub-intensiva.
Il documento non individua le strutture che dovrebbero essere destinare alla riabilitazione pneumologica, ma tenendo conto di quanto già previsto nel Progetto approvato con la delibera 227 del 4 aprile 2007, appare opportuno che la Regione Lazio ridia vita ad una sua rete pubblica di riabilitazione pneumologica, su diversi livelli, e che una unità operativa complessa, adeguatamente organizzata possa trovare sede nel Forlanini sulle modalità di riuso complessivo del quale la CGIL si sta confrontando con la Regione Lazio.
In pratica, sembra di capire, la proposta è riutilizzare almeno in parte il Forlanini per i pazienti covid che ancora necessitano di un’assistenza specialistica pneumologica.
E’ strano però che anche di questa deliberazione della Regione si venga a sapere tramite un post del mese scorso, sia pure firmato da un protagonista di questa complessa partita. Ancora una volta la domanda è: che aspetta la Regione a farci sapere che cosa succede e- se qualcuno alla Pisana lo sa- che cosa succederà?