” A Malagrotta l’aria sta cambiando”
Parla Patrizia Di Luigi, presidente della commissione speciale Malagrotta del municipio XII.
Nella sua relazione dopo l’incontro con l’ Amministratore Giudiziario della E.Giovi Srl dr. Luigi Palumbo, i Consiglieri municipali e la struttura commissariale che attualmente gestisce e presidia il sito industriale di Malagrotta, ha puntigliosamente elencato i lavori in corso o già effettuati per il risanamento del sito, e tra questi gli interventi per la mitigazione dei cattivi odori. Eppure, l’aria resta irrespirabile nelle vicinanze della discarica. Serve solo tempo oppure questi lavori sono inefficaci, come risulta anche dai commenti di chi in quella zona abita?
Sono cresciuta a Massimina e purtroppo conosco direttamente l’impatto che generano gli impianti sul territorio della Valle Galeria dove gli abitanti si trovano a convivere con una vasta area industriale che comprende la Raffineria di Roma, la discarica di Malagrotta, gli impianti di trattamento meccanico biologico e molti altri impianti, anche a rischio incidente rilevante, a servizio della metropoli di Roma. Molti impianti negli anni sono stati dismessi o trasformati e la situazione è progressivamente migliorata tanto che ora è possibile distinguere le singole fonti odorigene e le cause che generano il problema permettendo di attivare azioni per porvi rimedio. Non si può dimenticare che viviamo in un territorio soggetto agli impatti di industrie, aeroporto e smog cittadino che appesantiscono l’aria che respiriamo soprattutto quando le condizioni meteo sono sfavorevoli. Di certo Amministrazioni ed Enti sono in forte ritardo per l’attivazione di concreti sistemi di monitoraggio ambientale (Mavga) e l’aggiornamento delle indagini epidemiologiche. Con la Commissione Speciale Malagrotta che presiedo abbiamo affrontato le problematiche presenti segnalate dai cittadini e reclamato azioni concrete ai gestori, agli Enti di controllo preposti e alle Amministrazioni affinché agiscano per garantire il rispetto della legge a tutela dell’ambiente e a salvaguardia della salute di tutti i cittadini che vivono e lavorano in queste aree. Per le problematiche segnalate dai cittadini relative a Malagrotta abbiamo interagito con la struttura commissariale che è subentrata nella gestione degli impianti su mandato della Procura di Roma. L’Amministratore Giudiziario Dr. Palumbo ha fatto eseguire manutenzioni attente su tutti gli impianti di trattamento organizzando le attività in modo da limitare il più possibile le emissioni di cattivi odori e portare l’indice respirometrico dei rifiuti trattati e stabilizzati entro i parametri di legge. La situazione è sensibilmente migliorata e ogni segnalazione del territorio viene attenzionata.
Durante l’incontro si è parlato di Monte Carnevale, la cosiddetta discarica cittadina a cui lei si oppone e per questo ha lasciato i 5 stelle ed è passata al gruppo misto?
È necessario distinguere la ex discarica di Malagrotta, chiusa e sotto gestione commissariale, dalla futura discarica di Monte Carnevale, voluta dal Movimento 5 stelle e dalla Regione Lazio, su cui pendono ricorsi e conferenze dei servizi.
Monte Carnevale è la località scelta dalla Giunta Comunale di Roma come sede ritenuta idonea ad ospitare e realizzare la prossima discarica di servizio per lo smaltimento dei rifiuti di Roma. Per chi non fosse bene informato, è necessario chiarire che il sito è collocato nella Valle Galeria a poco più di un km dalla vecchia discarica dismessa di Malagrotta. La decisione di collocare in quel luogo la nuova discarica non tiene in alcun modo conto che si tratta di una zona già altamente inquinata per la presenza sia della vecchia discarica, ancora da bonificare, ma anche per la contestuale presenza di tanti altri impianti industriali.
Per non parlare del fatto che molti cittadini residenti nella Valle hanno già pagato in termini di salute e vite umane un prezzo altissimo a causa proprio degli alti livelli d’inquinamento dell’aria, del terreno e delle falde acquifere. Quell’area andava salvaguardata, così come il M5S aveva promesso nel programma di governo cittadino presentato per le elezioni comunali del 2016. La scelta della Sindaca Raggi è stato un vero “tradimento” della fiducia che tanti cittadini avevano riposto in lei ed io non potevo condividerlo. Anche per questo motivo ho dato prima le dimissioni dal M5S, confluendo prima nel Gruppo Misto, per poi aderire dal mese di giugno alla formazione politica Europa Verde – Verdi di Roma. Penso che questo movimento politico rappresenti al momento l’unico schieramento coerente che proprio sul piano dell’ambiente e del trattamento dei rifiuti ha un programma preciso ed irrinunciabile: prima di tutto la salute dei cittadini.
Nonostante tutto i lavori per Monte Carnevale vanno avanti. Alla commissione speciale Malagrotta che lei presiede questo va bene? Avete in programma qualche iniziativa?
Personalmente e come Europa Verde, forza politica a cui ho aderito, faremo di tutto per opporci alla scelta di Monte Carnevale come discarica cittadina. Come Commissione Speciale Malagrotta non abbiamo una specifica competenza sulla localizzazione della nuova discarica, abbiamo raccolto le istanze dei cittadini ed evidenziato il nostro dissenso motivato dalle criticità presenti nel sito di Monte Carnevale anche con atti contrari votati in Consiglio municipale e, come già detto, attualmente stiamo facendo di tutto per dare inizio alle operazioni di messa in sicurezza e di bonifica delle aree della Valle Galeria gravate da impianti inquinanti, a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini che in questo territorio vivono e lavorano.
L’assessore Galletti ha preso qualche impegno preciso per la riqualificazione del parco pubblico “Bosco di Massimina”, ora in stato di abbandono e degrado?
Gli assessori municipale e comunale non hanno preso impegni precisi, ma la proposta espressa dal Dr. Palumbo costituisce una grande occasione per restituire finalmente ai cittadini di Massimina un’area verde riqualificata e funzionante. Auspico che possano essere superate le criticità organizzative tra uffici municipali e comunali che hanno lasciato in abbandono questo parco pubblico che fa da cuscinetto tra l’abitato di Massimina e Malagrotta.
Come mai nell’incontro con i vertici tecnici e amministrativi di Malagrotta non si è parlato di percolato e di inquinamento delle falde acquifere, problemi tutt’altro che secondari della discarica dismessa?
Tutto il contrario. I problemi di inquinamento delle falde causato da Malagrotta sono stati affrontati in modo dettagliato con i tecnici appartenenti alla struttura commissariale presenti all ’incontro che hanno illustrato gli importanti interventi in corso per emungimento, trattamento e monitoraggio del percolato mediante pozzi interni ed esterni alla discarica anche con sistemi automatizzati a controllo remoto.