Raffaella Leone
Che??? In piazza contro il precariato, in piazza contro le morti sul lavoro, in piazza per difendere la sanità pubblica, o quel che ne resta, considerata la privatizzazione strisciante ma invasiva che è in atto ormai da anni? . Ebbene sì, la Cgil chiama a raccolta la base in un momento poco favorevole alla mobilitazione sui grandi temi economici e sociali che hanno radici nella Costituzione che’ tutto il mondo ci invidia’ ma che i governi italiani- non solo quelli recenti- fanno a gara a bistrattare. E’ indicativo che per la missione 6, missione sanità, il programma Next Generation Europe (cioè il Pnrr, complessivamente quasi 215 miliardi che l’Europa ci presta) abbia destinato solo l’8,16 % dell’importo totale degli investimenti, 15,63 miliardi che forse saliranno a 20 nell’ipotesi più ottimistica. Briciole, rispetto a quello che servirebbe , e in più non risulta che qualcuno si stia dando da fare per portare a Bruxelles progetti più credibili e meno raffazzonati di alcuni tra quelli presentati.
Da questo punto di vista la sanità ,e specialmente il Forlanini, è un campo sterminato di occasioni perse, e bisogna dare atto alla Cgil, quella del Lazio in particolare , di essersi sempre battuta per il recupero del Forlanini fino a rimproverare apertamente il governo regionale ‘amico’ per la girandola incredibile di promesse fatte e mai mantenute della coppia Zingaretti-D’Amato.
Ora il dossier Forlanini è nelle mani- sembra- del ministero della salute (ora si chiama così). E ruota intorno all’ipotesi di cedere l’ex ospedale-gioiello del Portuense al Bambino Gesù, che ha bisogno di spazi e che è di proprietà di uno Stato estero, ossia il Vaticano. Ipotesi che l’ex potentissimo assessore alla sanità D’Amato conosceva benissimo, al punto di spendersela in campagna elettorale. Mal gliene incolse, il centro sinistra ha perso le elezioni e la Regione. Quanto al nuovo governatore di destra-destra Rocca, sul Bambino Gesù è molto più cauto, sembra anzi di capire che non si spenderebbe più di tanto per favorire il cambio di proprietà. Ma da sempre il Forlanini è un oggetto di trattative e di scambi, più o meno ‘politici’. Quella che finora è mancata, nella trattativa, è la voce dei cittadini che ancora contano su una sanità pubblica, anche se non più universale perchè alcune prestazioni sono riservate a chi può pagarsele saltando le liste d’attesa. Sono questi i cittadini che la Cgil chiama in piazza.