Raffaella Leone
All’ufficio relazioni con il pubblico della Regione Lazio sono gentili e categorici: non è detto che riguardi il Forlanini l‘avviso di indagine immobiliare della Asl Roma 3, che cerca uno stabile di circa 7000 (settemila) metri quadri da destinare a uffici e ambulatori . Anzi, se nel citato avviso non è menzionato esplicitamente il Forlanini, allora non ha niente a che fare con le ipotesi di utilizzo nè delle due palazzine di via Folchi e via Portuense che pure prevedevano la trasformazione in uffici e ambulatori sanitari ( in ultimo una Casa della Salute, succeduta all’originaria Rsa), nè del corpo centrale del complesso. ‘E’ un’altra cosa’.
In effetti il territorio di competenza della Asl Roma 3 è molto esteso, comprende 3 Municipi-10,11 e 12- e l’intera Fiumicino, quindi è possibile che i 7000 mq che la Asl cerca non abbiano niente a che fare con l’ex ospedale, dismesso da 7 anni (restano aperti due reparti), utilizzato recentemente come set per una serie televisiva, mai rimesso in funzione nonostante ripetuti appelli e mobilitazioni, e con una sentenza di merito del Tar che ad aprile di quest’anno ha dato 60 giorni di tempo alla Giunta Zingaretti per ‘consegnare le carte’ e prima di tutto per chiarire definitivamente se il Forlanini è ancora un bene pubblico indisponibile o no. I 60 giorni concessi dal Tar sono scaduti e non si sa se la Regione abbia ottemperato alla sentenza o se stia ancora una volta prendendo tempo, forte anche del fatto che la prossima sentenza di merito è prevista nell’aprile del 2023. E da questo punto di vista certo non giovano le annunciate dimissioni da presidente di Zingaretti, che ora punta ad un seggio in Parlamento nelle elezioni del prossimo 25 settembre. Del resto il sospetto che con la patata bollente del dossier Forlanini sarebbe toccato alla prossima giunta-scottarsi le dita- a prescindere dal colore politico- era già una quasi certezza.
Comunque non si nomina nè si fa il minimo riferimento al Forlanini nel lungo e articolato ‘avviso di indagine di mercato immobiliare per la ricerca di un immobile (mq 7000 circa) da acquisire presso il territorio di competenza della Asl Roma 3 da destinare a uffici e ambulatori’, diffuso sui canali social e stranamente scritto non in burocratese ma in un linguaggio comprensibile, con tanto di indicazione dell’ingegnere responsabile del Procedimento e la precisazione che l’avviso serve solo per ‘verificare le potenzialità attuali del mercato immobiliare al fine di reperire una pluralità di soluzioni da valutare’. Comunque vada a finire, è chiaro che l’eventuale acquisizione non avrà tempi rapidi. Resta da chiedersi- e giustamente lo chiede il sito di Sireneonline.it , perchè una Regione che spende milioni per affittare uffici e ambulatori non utilizzi il patrimonio pubblico che ha a disposizione.
C’è da notare che l’avviso, almeno nella stesura originaria, non fa alcun riferimento al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che tutti consideriamo un’occasione per rimettere in piedi la disastrata ( e sempre più privatizzata) sanità pubblica. E’ la speranza di tutti, ma evidentemente non degli attuali amministratori. Ai quali viene da chiedere: ma dove vivete ?