Raffaella Leone
La novità si chiama progetto di collaborazione ed è emersa durante l’incontro pubblico promosso dall’associazione Monteverde Attiva per presentare il Progetto di Mappatura dei marciapiedi per lo Sviluppo della Pedonalità (che dovrà diventare) sicura realizzato dalla stessa associazione, e i primi risultati del lavoro alla cittadinanza, alle forze sociali al Presidente del municipio 12 Tomassetti e al presidente della commissione lavori pubblici Mario Sala (in verità ad assistere, nei panni di presidenti e/o vice di commissione, c’era anche quasi la metà dell’intero staff municipale e una rappresentante della lista civica).
Diversi rischi incombevano su questa iniziativa: poteva risolversi in un appuntamento imbarazzante per l’attuale amministrazione, o in una presa d’atto con vaghi impegni di ‘vedremo, rimedieremo’ ecc, o poteva far pensare a una invasione di campo da parte della sunnomimata associazione di volontariato. Una invasione di campo a cui di solito la politica reagisce chiudendosi a riccio e rivendicando la propria supremazia , senza considerare poi l’ostruzionismo più o meno voluto dei temibili uffici tecnici, come ha ben sottolineato dal pubblico un volontario evidentemente abituato a fare i conti con le trappole burocratiche.
L’imbarazzo sì, c’è stato: finora ci siamo concentrati sulla sistemazione delle strade, sui marciapiedi siamo indietro, ha riconosciuto il presidente della commissione lavori pubblici Sala. E sì, c’è stata anche la rivendicazione della supremazia della politica, ma in un senso e direzione inaspettati: le osservazioni della mappatura di Monteverde Attiva saranno recepite dalla Giunta che avvierà un confronto anche sulle priorità degli interventi da mettere in campo. ‘I soldi li troviamo, bisogna fare delle scelte politiche’. ha detto il presidente del municipio Tomassetti dando un contenuto al patto di collaborazione. Ci vorrà tempo, il municipio vorrebbe varare prima delle ferie il Regolamento dei Beni Comuni e, novità nella novità, anche la pedonalità dovrebbe rientrare nei beni comuni da tutelare.
Del resto il monumentale progetto promosso da Monteverde Attiva andrà avanti fino a dicembre di quest’anno. 50 volontari percorrono le strade del quartiere- vecchio e nuovo- monitorando e segnalando gli ostacoli che rendono complicata anche una semplice passeggiata. C’é di tutto, dalle siepi sporgenti dei condominì privati ai pali della luce piazzati nel mezzo di marciapiedi stretti alle deiezioni canine (incivili i padroni, ma contrariamente al manzoniano coraggio uno il senso civico se lo può ben dare), a quello che il presidente dell’associazione Russomanno ha definito ironicamente ‘arredo urbano creativo’, vale a dire mobili, materassi, utensili e quant’altro viene abbandonato sui marciapiedi.
Tutto documentato nel rapporto che Chiara Montaldo- una vera eroina di questa impresa- ha in gran parte digitalizzato (è al 58%) in slide che sintetizzano con simboli la percorribilità o gli ostacoli dei marciapiedi, compresi gli attraversamenti e i passaggi pedonali. Un metodo che sta già facendo scuola, tanto che altri comitati di quartiere hanno chiesto indicazioni su come attuarlo nel loro territorio. ‘Condividiamo le buone pratiche’, commenta con semplicità la Montaldo. E il Municipio promette di seguire.