E’ il momento di riconoscere che il direttore responsabile dei lavori per il consolidamento di Collina Bassi, l’ingegner Sani, tiene fede agli impegni assunti e comunicati via mail agli abitanti di Via Dall’Ongaro e delle zone interessate dai cantieri, oltre che al Municipio XII. Dopo la pausa a cavallo di Ferragosto, i lavori a via Dall’Ongaro e al fortino della Madonnina sono ripresi, tranne una breve sospensione dovuta al maltempo.
“E un lavoro enorme, e questa volta fanno sul serio”, osserva Carlo Giovannotti , che abita in uno dei palazzi della via, e segue da decenni questa vicenda, finora in altalena tra annunci, rinvii, interventi inefficaci. “Hanno fatto una romanella, diceva il rimpianto prof. Funiciello con la sua tipica ironìa a proposito dei lavori degli anni scorsi, “.
” Sì perchè la collina di Monteverde è sotto monitoraggio dell’Ispra da anni, e quelle che sembrano piazzole contengono in realtà cellule piezo elettriche che controllano il movimento del pendìo ( scivola in media fino a 1 cm all’anno, da anni) ” mi spega Giovannotti. Una paratìa in cemento armato fermerà la collina, e nei prossimi giorni inizieranno i lavori anche a Via Sterbini, nella parte di sotto della collina.
Restano e resteranno le falde acquifere che sin dall’epoca romana scorrono sotto Monteverde. Una singolare testimonianza è a al numero 57 di via Poerio :dietro una porticina di cui solo il Vaticano ha le chiavi, c’è una catacomba, nota come la catacomba di Ponziano, scoperta alla fine del Seicento. Molti a Monteverde non lo sanno – più note sono le catacombe di San Pancrazio- lo sa invece il turista inglese che passa e mi avverte: catacomba tu non può vedere.”Si scende per almeno 5 metri in profondità, l’acqua è alta una settantina di centimetri. E c’è un affresco che rappresenta Cristo salvatore”, ricorda Giovannotti che l’ha visitata negli anni scorsi insieme ai tecnici dell’Ispra. Finchè non verrà messa in sicurezza- ma questo dipende dal Vaticano- è meglio che resti chiusa, commenta Giovannotti Poco più avanti sulla stessa via c’è anche un sito di sepoltura ebraica, ma è impossibile, e purtroppo ancora sconsigliabile, indicare con esattezza dove.
“Stiamo ristrutturando il Muro di Via Alexander Podulack e terminando la paratia di Via Dall’Ongaro”, informa con la solita precisione l’ing Sani. Il cantiere di via Dall’Ongaro forse sarà smobilitato entro ottobre, prevede il cronoprogramma, e quello del fortino forse chiuderà in anticipo sulle previsioni. Anche se il programma non sarà rispettato al cronometro, per chi vive lì è consolante sapere che “stavolta fanno sul serio”.