Come un ‘caffè sospeso’. Nella Banca delle visite analisi e controlli di specialisti per i più bisognosi
Raffaella Leone
Al via l’iniziativa dopo la firma del protocollo d’intesa tra il Municipio XII e la Fondazione Banca delle Visite Onlus per l’adesione al circuito solidale che si occupa di donare prestazioni mediche necessarie a persone in difficoltà e che non riescono a sostenere i costi di visite private o visite veterinarie per i loro amici animali. Il consigliere del Pd Alessandro Alongi- promotore insieme alla collega della Lista Civica Gianna Costantini,- e punto di riferimento in municipio del progetto, ci spiega che cos’è e come funziona. E’ possibile ‘donare’ una visita o altro sulla pagina online della Banca delle Visite.
1) Da quando sarà attivo l’accordo con la Fondazione Banca delle visite ONLUS grazie al quale sarà possibile garantire visite mediche specialistiche a tutti coloro i quali – non potendo ricorrere alla sanità privata – necessitano con urgenza di un controllo medico?
Mi permetta una doverosa premessa: la salute è un diritto che deve essere garantito a tutti e, proprioper questo, attraverso la sottoscrizione di questo accordo e grazie all’impegno della Banca delleVisite ONLUS, il XII Municipio si pone l’obiettivo di donare salute ai nostri concittadini, con visite gratuite a persone in difficoltà. La realizzazione di questa importante iniziativa è stata possibile grazie alla sensibilità del nostro Presidente Elio Tomassetti e della Consigliera Gianna Costantini,che per primi hanno creduto nel valore sociale del progetto. Il Protocollo di intesa, sottoscritto lo scorso 9 novembre, è già operativo, e nei giorni scorsi i nostri uffici hanno ricevuto le procedure operative. Quindi è già possibile per i nostri servizi sociali e per il servizio di Segretariato sociale segnalare alla Banca delle visite quei cittadini che necessitano di una visita medica ma chepurtroppo – per motivi economici o per lungaggini del servizio pubblico – non possono ottenerla facilmente.
2)Che cosa bisogna fare per prenotare una visita specialistica o un’analisi di laboratorio?
Sostanzialmente sono due le categorie di cittadinanza interessate all’iniziative; la prima è l’utenza conosciuta e seguita dai nostri servizi socio-assistenziali (o individuata dal nostro servizio di Segretariato Sociale) che, individuata una necessità di tipo sanitario, proporrà alla persona la possibilità di ricorrere alla Banca. La seconda tipologia è tutta la cittadinanza che, in presenza di determinati requisiti, può richiedere una visita, o rivolgendosi al Municipio o in autonomia dal sito https://www.bancadellevisite.it
3)Chi decide, e in base a quali criteri, chi sono i monteverdini che possono ricorrere tramite il Municipio alla Banca della Salute? Occorre presentare l’Isee?
L’iniziativa è aperta principalmente a tutti gli abitanti del Municipio, e saranno i nostri servizi sociali, in presenza di situazioni di difficoltà documentata a segnalare alla Banca i cittadini maggiormente bisognosi di interventi specialistici. L’utente, inoltre, potrà essere segnalato dalleassociazioni che operano nel sociale sul territorio e, a tal proposito, nei prossimi giorni partirà una campagna di informazione rivolta proprio a loro. Anche tutti coloro i quali, però, non sono seguiti attivamente dai servizi sociali e non intercettati dalle singole associazioni potranno rivolgersi al nostro servizio di Segretariato Sociale (al 2° piano di via Fabiola 14, oppure presso il piano terra dell’ASL di via Ramazzini); requisiti necessari sono: 1) un’autocertificazione relativa al proprio reddito inferiore ad € 12.000 annui (oppure la certificazione di esenzione per classi E01 o E02 oE03 o E04 di cui sia già in possesso per altre prestazioni); 2) la prova dell’avvenuta presentazione di una richiesta di prenotazione della prestazione sanitaria presso una struttura sanitaria pubblicache non sia andata a buon fine (o eventuale conferma di prenotazione della medesima prestazione inuna struttura pubblica/privata, che preveda però un’attesa più lunga di 2 mesi).
4) Il protocollo – a quanto si sa- prevede visite specialistiche gratuite a chi ha necessità di ricorrere a specialisti o laboratori privati, ma non ne ha le risorse economiche o non può attendere i tempi lunghi del servizio pubblico. Da dove vengono i fondi per finanziare questa meritoria iniziativa? In sostanza, chi paga?
La Fondazione Banca delle visite ONLUS ha la mission di tutelare il diritto alla salute e promuovere iniziative volte ad aiutare persone in situazioni di difficoltà, in presenza di malattia,disagio economico e sociale, nel rispetto dei principi mutualistici della solidarietà e dell’aiuto reciproco. Proprio su questa scia si colloca l’iniziativa in argomento, che si ispira al principio del“caffè sospeso” di tradizione napoletana: grazie alle donazioni di privati cittadini o di aziende, infatti, la Banca riesce a mettere a disposizione prestazioni gratuite a chi ne ha bisogno . Chi vuole, sul sito della Fondazione , può acquistare una visita e donarla a chi ne ha bisogno, oppure può offrire semplicemente del denaro; le visite e i soldi così raccolti vengono così ‘conservati’ nella Banca fino a quando un altro cittadino, in condizioni di necessità, non richiederà una delle prestazioni disponibili. Ma un aiuto viene anche dai singoli centri medici e dagli specialisti che vorranno mettere a disposizione del circuito alcune visite specialistiche per i pazienti segnalati dalla Banca, oppure un listino prezzi calmierato che la Banca acquisterà per conto dei cittadini bisognosi. I cittadini stessi, privati e aziende che vorranno sostenere questa attività a favore del nostro municipio, potranno seguire le indicazioni riportate sul sito www.bancadellevisite.it alla sezione FAI UNA DONAZIONE , così come devolvere il 5 per mille a Banca delle Visite Onlus indicando nella propria dichiarazione il CF 97855500589.
5)Funzionerà anche come un per così dire ‘taglia coda’ e quindi accorcerà i tempi di attesa?
Questo servizio non vorrà (e non potrà )in alcun modo sostituirsi al servizio sanitario pubblico, ma nasce per far fronte a urgenze sanitarie improvvise. Infatti i cittadini dovranno prima sempre ricorrere al Cup e, soltanto in presenza di appuntamenti ‘lunghi’ potranno utilizzare la Banca.
6) A quanto Le risulta, questo servizio è già attivo in altri municipi? ed eventualmente con quali risultati?
Questo progetto si pone in continuità con le numerose iniziative assunte da nostro Municipio nel campo della prevenzione. Da tempo ormai il XII municipio è impegnato a prendersi cura in maniera concreta della comunità locale, a partire dalle fasce più fragili. A quanto mi risulta , prima dell’estate, la Banca delle visite ha sottoscritto unanaloga convenzione anche con il XV Municipio, ma è ancora troppo presto per trarre evidenze. Tale iniziativa è attiva in moltissimi altri Comuni italiani già dal 2017 (una cinquantina infatti le amministrazioni già coinvolte), con l’erogazione di centinaia di visite ogni anno, sinergie tra pubblico ed enti del terzo settore (volontariato,ndr), sintomo di una collaborazione fattiva con le realtà presenti sul territorio a cui, nel Comune di Roma Capitale stanno dando seguito anche altri municipi. Troppe famiglie, in questi ultimi anni segnati da crisi economica e pandemìa, hanno dovuto fare rinunce e tagliare le spese, tra cui anche quelle sanitarie. Questo progetto, destinato a espandersi in tutta Roma nei prossimi mesi, è pensato anche per loro, oltre che per tutti i cittadini maggiormente bisognosi, per far sì che nessuno debba rinunciare alle cure e ad una vita migliore.
Immagini tratte dalla pagina di Banca delle Visite.it