dal post di Patrizia di Luigi
raggio verde
Vi comunichiamo che lo schema di decreto legislativo discariche che conteneva alcune pericolose modifiche dei criteri costruttivi delle discariche è stato riformulato a seguito della consultazione della Conferenza Stato Regioni da parte del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.
E’ stata tolta la pericolosa modifica che stabiliva l’equivalenza tra barriera geologica naturale e barriera di confinamento artificiale, con ciò violando quanto previsto dalla direttiva 1999/31, non innovata sul punto dalla direttiva 2018/850, che prevede che una barriera geologica naturale impermeabile debba essere sempre presente, quando si costruisce una discarica e che non possa essere sostituita da una barriera di confinamento artificiale, ma, al più, integrata o completata da essa.
Tale fondamentale principio è ribadito anche dalla decisione della Commissione UE 2018/1147 sull’applicazione delle migliori tecniche disponibili negli impianti di rifiuti e dal resoconto di missione della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo del 11.04.2019 a Valladora (Piemonte), nel quale è stato raccomandato (punto 3) di non autorizzare discariche in zone prive di barriera geologica naturale.
Permangono tuttavia dei “refusi”, che per chiarezza e coerenza col dettato legislativo, il Coordinamento Nazionale per l’Ambiente ha chiesto di eliminare, anche al fine di evitare infrazioni comunitarie.
Il Coordinamento Nazionale per l’Ambiente osserverà l’iter legislativo riportando ai cittadini l’esito dei suoi sforzi.