Le sedie le ha regalate l’amica del Dejà vu. La tinteggiatura delle pareti é opera gratuita di Paolo, pittore che fino all’ultimo ha protestato per quel colore che gli sembrava troppo forte, tranne poi ricredersi al momento dell’inaugurazione.
Neanche il tempo di mettere via piattini e bottigliette e si riparte. Con un evento ‘tosto’, La grande estinzione’, di Matteo Meschiari. Vale la pena di riportare un passo della scheda informativa: “Ma se il collasso fosse ormai inevitabile? Se tempi davvero durissimi attendessero la nostra specie e solo una parte di essa fosse in grado di farcela? A che cosa servirebbe emancipare, addestrare ed esercitare l’immaginazione? A che cosa servirebbe inventare favole su luoghi, animali e piante che non esistono più? Collasso ambientale e collasso cognitivo sono direttamente legati. La nostra sopravvivenza dipenderà “dalla capacità di inventare alternative possibili in un orizzonte di vicoli ciechi. ”
E si continua con un calendario ricco di appuntamenti interessanti (da consultare sulla pagina fb alla sezione eventi). A cominciare dall’incontro di martedì con Mariolina Venezia e il suo recentissimo La via del riscatto. Lei, poetessa e sceneggiatrice lucana, é la madre letteraria di Imma Tataranni, protagonista di una serie televisiva di buon successo. E’ un noir, genere che in questi tempi tira. Le persone hanno bisogno di una lettura distensiva, che magari dia anche la possibilità di sentirsi smart indovinando il colpevole prima della fine, riflette Barbara, rammaricata invece per il calo del romanzo psicologico, che ti induce a farti delle domande e chi ne ha le energìe in questi giorni tormentati? Maurizio, ancora digiuno nel tardo pomeriggio, annuisce e conferma. Insomma, sede nuova ma stesso spirito appassionato e indipendente.