Sì, é qui la festa, al liceo Manara di via Bricci che ha partecipato anche quest’anno alla “Notte bianca dei licei classici”, che si svolge in contemporanea in 430 istituti in tutta Italia. Dal seminterrato al secondo piano, praticamente in tutto l’edificio, dalle sei di sera fino alle 22 e oltre, avviene qualcosa di interessante e coinvolgente e molte aule per una sera cambiano funzione. Ci sono i giochi matematici, il concerto dell’orchestra dell’IC Largo Oriani, la tombola greco-romana, il laboratorio teatrale impegnatissimo con i quadri viventi , le rappresentazioni e il brano finale comune a tutti i licei italiani, il Prologo dell’ Agamennone di Eschilo.
E c’é l’inevitabile dibattito sull’ambiente, tema obbligato e del resto di strettissima attualità. Nell’altra aula, gli esempi contrapposti di una tavola green e una di plastica. Poco distante la mensa romana allestita per quanto possibile con i cibi dell’epoca, con le brave cuoche-studentesse che spiegano le ricette preparate seguendo il manuale De re culinaria.
Fino a tarda sera c’é animazione, gente che sale e scende, visita la mostra fotografica degli scatti realizzati da studentesse e studenti del Manara, si affaccia alla taberna, porta vassoi di stuzzichini e dolci- questa volta dei nostri giorni- per i tanti punti di ristoro. E tornando all’ingresso, ulteriore omaggio alla classicità, l’esposizione curata dall’associazione di archeologia sperimentale Legio XXX Ulpia Traiana Victrix- ospite da 4 anni della notte bianca- di riproduzioni di usi costumi e tecniche militari degli antichi romani.