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‘Ecologia radical chic’. ‘No, indispensabile’. A via Fabiola si parla della ZTL- FASCIA VERDE

Raffaella Leone

Convocazione straordinaria, Consiglio municipale al gran completo, relatore-ospite Eugenio Patanè, l’assessore del Campidoglio alla mobilità ( sta diventando di casa da queste parti) ,relatrice annunciata ma assente l’assessora all’ambiente Sabrina Alfonsi ( e l’opposizione farà notare che nel controverso provvedimento della ztl si parla anche di ambiente ma l’assessora di riferimento latita). Parlano praticamente tutti i consiglieri, non solo i capigruppo. Tempi non contingentati, quattro ore di dibattito e nessuna decisione, il Consiglio è aggiornato a domani quando, si spera, qualcosa verrà messo ai voti. Pubblico folto, nonostante la presidenza abbia dimenticato di segnalare l’avvenimento nella pagina Facebook del municipio.

Il dibattito va sul concreto, anche se la destra-destra e il centro destra non rinunciano a rispolverare l’accusa alla sinistra di avere un’anima radical chic. Ma soprattutto si parla di dati. Francesca Severi della lista Calenda sindaco fa notare che la delibera che vieta la circolazione di auto euro 4 così com’è, incide per solo per il 10% sulla riduzione dell’inquinamento. Non si fa cenno, per esempio, ai sistemi di riscaldamento, ivi compresi quelli degli edifici pubblici, che contribuiscono non poco a inquinare. E le polveri sottili? Si depositano sulle strade, occorrerebbe lavarle di frequente ma con Ama nelle condizioni in cui è non è nemmeno pensabile.

L’opposizione a sua volta mostra di avere un’anima sensibile alle condizioni di vita dei più svantaggiati, di tutte quelle migliaia di cittadini che non possono permettersi di comprare una macchina di quelle che Bruxelles approva: non ora, non dopo due anni di lock down e chiusure forzate, non quando il Paese comincia piano piano a riprendersi. E’ necessario per lo meno rinviare la messa in atto della delibera , magari fino a quando i lavori sui collegamenti via tram saranno completati ed entreranno in funzione le linee ad hoc per il Giubileo.

L’Europa però incombe, ci ha già condannato due volte, nessun governo responsabile può o vuole rischiare un’altra salatissima sanzione. E del resto questa delibera non piove da ‘un cielo maldisposto’ De Andrè, cit), doveva essere applicata già da anni ma sono saltati i controlli. In sede di replica, Patanè si appella al senso di responsabilità di tutti, e alla necessità di trovare l’equilibrio tra due esigenze entrambe primarie: la salute e la mobilità. Forse la chiave sta nella gradualità e nella necessità di prevedere deroghe che l’opposizione municipale ha più volte invocato e che la maggioranza capitolina, sindaco in testa, ha già cominciato a prendere in considerazione. Domani, a via Fabiola, si vota,

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