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Emergenza freddo: nel rifugio di via Ramazzini 20 posti per il Municipio 12

di Luisa Stendardi

Per la realizzazione del progetto “Piano emergenze climatiche 2024/2025” il Municipio 12 ha approvato ,con determinazione dirigenziale, la spesa di € 65,935,10 per 20 posti riservati prioritariamente ai senza fissa dimora del territorio municipale, con affidamento diretto all’Associazione Croce rossa italiana presso la sede di Via Ramazzini

Lo staff degli operatori della Croce Rossa Italiana nel rifugio di via Ramazzini

La sede è quella della Croce Rossa in via Ramazzini, un’area piuttosto vasta dove è collocato il “Rifugio” , che ospita attualmente 40 persone. Abbiamo rivolto qualche domanda a Cristiana Zecchi., della Croce Rossa che coordina il servizio Better Shelter (miglior rifugio) e a Luisa Cordoba, responsabile dell’Ufficio stampa. “ Noi apriamo il servizio tutti gli anni per l’emergenza gelo” riferisce Cristiana “ abbiamo aperto due anni fa e anche l’anno scorso. Se l’anno scorso siamo riusciti a togliere dall’emergenza circa 10 persone, che è un numero importante, quest’anno puntiamo ad avere risultati migliori, anche perché siamo in due, c’e Federica Tortolani con me e lavoriamo più velocemente” Il progetto prevede l’accoglienza complessiva di 45 persone ed è riservato ai “senza fissa dimora “, alle persone cioè che vivono una situazione di emergenza abitativa per svariati motivi; perdita del lavoro, affitti troppo alti, problemi familiari . Rispetto alla provenienza di queste persone, attualmente 40, un numero molto elevato , quasi al completo rispetto alle possibilità di accoglienza del rifugio , una buona metà sono italiani, ex aequo con gli extra comunitari, pochissimi invece gli ospiti provenienti dai paesi dell’Unione europea. Dall’esperienza sul campo risulta che , rispetto all’anno scorso ,il numero degli ospiti italiani sia in aumento. Il rifugio accoglie persone solo maggiorenni, pochi i giovani, preponderante il numero degli ultracinquantenni che sono quelli più esposti alla perdita del lavoro e alla difficoltà di trovarne un altro in tempi ristretti.

Il servizio di base prevede l’accoglienza, la somministrazione di 3 pasti al giorno con differenti fasce orarie ,un cambio di abiti, un kit per l’igiene personale, coperte e piumoni della Croce rossa che vengono sanificati successivamente all’uso . Il contatto con le persone avviene con la sala operativa sociale del Comune che risponde al numero 800 44 00 22 per 25 posti, mentre al Municipio 12 sono riservati i 20 posti previsti dall’affidamento del servizio alla Croce Rossa ,in questo caso le richieste arrivano dal Segretariato sociale del Municipio.Il servizio è aperto h 24 , dal 14 Gennaio al 28 Aprile 2025. Sorge spontanea una domanda : e se al momento della chiusura del Rifugio , alcune delle persone ospiti sono ancora in emergenza abitativa, che succede? “Quelli estremamente fragili si segnalano, alcuni nel frattempo trovano lavoro o nuove situazioni di “autonomia alloggiativa”, cioè una casa dove dormire in cambio di un contributo, oppure arriva la pensione che aspettavano o l’assegno d’inclusione…”Come staff della Croce rossa facciamo dei colloqui, delle interviste, apriamo contatti con familiari in relazione alla storia della persona. Di recente abbiamo favorito dei ricongiungimenti familiari per alcuni dei nostri ospiti. Abbiamo anche attivato una rete con altre associazioni impegnate nel sociale :Caritas, S. Egidio, San Gallicano , sempre in relazione ai bisogni che emergono dalle persone” .Il personale della Croce Rossa garantisce il servizio continuativo h 24 con appositi turni ed è coadiuvato dal lavoro dei volontari .

Il rifugio si presenta come un’area abbastanza vasta: all’ingresso sulla destra i servizi igienici, comprensivi di docce e bagni separati per donne e uomini. Intorno al piazzale sono impiantate le casette , alcune dotate anche di cucce per i cani che spesso accompagnano gli ospiti momentaneamente, si spera, senza casa. Accanto alle casette alloggio, dotate di un letto e qualche minimo arredo per il bagaglio, è impiantato un locale destinato a sala comune ,sia per la distribuzione dei pasti che per la cura dell’aspetto ricreativo: televisione, poltrone per conversare ecc…Scorrendo la determina dirigenziale dell’affidamento alla Croce Rossa dei 20 posti riservati al Municipio 12, si legge che il progetto si articola su tre fasi .1) Accoglienza, 2) Promozione dell’autonomia e del benessere 3) Attività d’inclusione sociale, quindi non si tratta soltanto di venire incontro a situazioni di emergenza abitativa , ma anche di accompagnare gli ospiti in un percorso più vasto che include l’ascolto, attivo, l’individuazione di particolari fragilità psico-fisiche e “un cammino verso la ricostruzione di un rapporto dialogico con la società esterna e auspicabili inserimenti lavorativi “ Burocratese a parte , il progetto si pone obiettivi più avanzati rispetto alla sola accoglienza. Cercheremo di monitorare nel tempo l’efficacia di questo progetto rispetto ai bisogni emergenti dalla “popolazione dei senza casa” e sarebbe altrettanto interessante venire a conoscenza delle relazioni finali dei Responsabili rispetto agli obiettivi iniziali.


La visita al centro si conclude con l’avvicinarsi dell’ora di cena per gli ospiti e del lavoro di distribuzione dei pasti per gli operatori del centro, dipendenti e volontari. L’impressione generale è quella di un intervento importante e necessario che , in ogni caso, ha bisogno di essere implementato con un aumento dei fondi a disposizione nei prossimi anni non solo per ampliare la platea a cui è destinato il servizio , ma anche rispetto alla realizzazione di un assetto logistico che appare oggi sicuramente efficiente , ma molto scarno ed essenziale, dove il benessere delle persone dipende anche da luoghi confortevoli e , da un approccio estetico orientato alla bellezza.

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