Luisa Stendardi, Comitato Forlanini bene comune
In un periodo storico dove i social media tendono a sostituire la presenza della cittadinanza attiva, è necessario invertire la rotta per incalzare le istituzioni a progettare , con il contributo e la partecipazione dei cittadini, il futuro dei loro territori .
E’ di qualche giorno fa il discorso d’insediamento del neo presidente della Regione Lazio Francesco Rocca,che ha promesso tra i primi impegni della nuova giunta il recupero degli storici ex ospedali romani S.Giacomo e Forlanini, aggiungendo con un chiaro riferimento alle opposizioni “Dobbiamo affrontare la questione tutti insieme ,senza lotte particolari per guadagnare consenso”. In realtà i cittadini romani , in particolare del quadrante ovest ,comprendente i territori del XII e XI Municipio, sono in agitazione e in lotta da molti anni per il recupero del complesso Forlanini, un vero gioiello architettonico inserito all’interno di un parco monumentale, che ha rischiato e rischia ancora, in mancanza di decisioni politiche chiare, di essere definitivamente sottratto alla sanità pubblica e alla vocazione socio-sanitaria che storicamente gli appartiene .
Per prepararsi al confronto con il nuovo Presidente, il Coordinamento dei Comitati per il Forlanini bene comune , ha organizzato per ora due incontri con le associazioni del territorio : la banca del Tempo Longhena ,che ha sede nel quadrante Pisana Bravetta del XII Municipio, che svolge un prezioso supporto alla comunità locale fornendo servizi di vario tipo: dalla scuola d’italiano per stranieri, alla cura della persona attraverso lo scambio gratuito delle competenze e il Comitato di quartiere Magliana, protagonista di tante lotte per la casa negli anni 70 e molto attivo nel territorio dell’XI Municipio.
L’obiettivo è quello di creare intorno alla vicenda Forlanini un consenso e un attivismo, innanzitutto territoriale. In un periodo storico dove i social media tendono a sostituire la presenza della cittadinanza attiva, è necessario invertire la rotta per incalzare le istituzioni a progettare , con il contributo e la partecipazione dei cittadini, il futuro dei loro territori . La lotta per il recupero del Forlanini alla sanità pubblica è un banco di prova molto importante per tanti motivi. Innanzi tutto per la tenacia che i cittadini hanno dimostrato nel difendere dall’alienazione un bene pubblico, rischiando di tasca propria e superando molti ostacoli .
Tra poco più di un mese si concluderà l’iter giudiziario del ricorso che il Comitato Beni Comuni 12 e alcuni cittadini hanno avanzato contro la delibera approvata nel 2016 dall’allora giunta Zingaretti che prevedeva l’inserimento del complesso Forlanini tra i beni del patrimonio regionale disponibili alla vendita. Quella vendita è stata bloccata dalle lotte organizzate dai Comitati e dal sindacato CGIL , tra cui una manifestazione di quartiere nell’Aprile del 2017 , e dal ricorso, appoggiato dall’Associazione Attuare la Costituzione e dalla sindaca Raggi contro quella decisione che avrebbe fatto del Forlanini un corpo estraneo alla sua naturale vocazione sociale e sanitaria.
Sappiamo che il Tar del Lazio ha chiesto e ottenuto dalla Regione la prova che attualmente il Forlanini è stato reinserito tra i beni del patrimonio indisponibile della Regione Lazio e tale deve restare. Sappiamo anche che le molte ipotesi di utilizzo che si sono succedute nel tempo : dalla cittadella della pubblica amministrazione, a sede di Organizzazioni internazionali, al Tecnopolo, all’Agenzia europea di ricerca biomedica, tutte finite nel nulla , l’ultima in ordine temporale è quella avanzata dall’ex assessore alla sanità Alessio D’Amato, candidato del Partito democratico e del terzo Polo alle ultime elezioni regionali , per il trasferimento di alcuni reparti dell’Ospedale Bambino Gesù, di proprietà del Vaticano, dalla sede del Gianicolo al Forlanini.
Le intenzioni del Nuovo Presidente non sono ancora chiare. Rocca ha parlato di recupero e di ricerca di un confronto non aspro con le opposizioni, nel frattempo il Coordinamento e i cittadini si preparano a ripresentare alla nuova giunta il loro piano di recupero del Forlanini , proprietà pubblica , bene comune, sede di sanità territoriale e aperto alle istanze di socialità delle comunità locali. Il piano è ben noto. È stato in parte anche oggetto di specifiche delibere della vecchia giunta, che avevano previsto l’apertura di una Rsa pubblica di nuova concezione e di di una Casa di Comunità per i servizi sanitari territoriali. Ripartiremo da qui .