Forlanini, c’è una proposta alternativa alla cessione al Bambino Gesu’
Quello che segue è il testo del progetto alternativo alla cessione del Forlanini al Bambino Gesù elaborato e approvato dal Comitato per la tutela dell’ex ospedale Carlo Forlanini, inviato al ministro della salute Schillaci con una una lettera di presentazione . Il progetto è firmato dal Prof Riccardo Fatarella, ex direttore generale del Policlinico Umberto I e di varie Asl romane, dal Professor Massimo Martelli, storico primario del Forlanini , ex commissario straordinario nominato dalla giunta di centro destra di Renata Polverini. e attuale presidente del Comitato , e dalla dottoressa Manuela Stefoni, consulente finanziaria.
Onorevole Ministro Prof. Orazio Schillaci
Faccio seguito al nostro cordiale incontro nel giugno scorso, al Convegno di Neuroradiologia del Prof. Pierallini,
Come ho avuto modo di anticiparLe, Le invio la scheda informativa di un ottimale possibile utilizzo della vasta area dell’ex Ospedale “Carlo Forlanini” di Roma, o di una sua parte, elaborato dal Comitato Tutela del Forlanini, presieduto dal Prof. Massimo Martelli, e composto da Associazioni e singoli cittadini interessati al futuro di questo ospedale.
Il futuro del Forlanini influenzerà fortemente ill destino di due capisaldi del SSR e SSN : il San Camillo e l’INMI Spallanzani.
Non ci sfugge la complessità della scelta, ma l’ampiezza dell’area potrebbe consentire di ospitare ben più di una iniziativa, oltre quella che noi proponiamo.
RingraziandoLa dell’attenzione che vorrà dedicare a questa nostra prima ipotesi concettuale, Le confermo, a nome del Prof. Martelli e del Comitato, la disponibilità ad ogni approfondimento della prevalutazione di fattibilità elaborata dalla d.ssa Stefoni e da me, fino – ove lo ritenesse – alla elaborazione di una prefattibilità funzionale, attivando una interlocuzione con i Suoi Uffici.
Nel riconfermarLe la mia stima personale, Le invio cordiali saluti.
Prof. Riccardo Fatarella
COMITATO PER LA TUTELA dell’EX OSPEDALE “CARLO FORLANINI” ROMA
DRAFT ipotesi utilizzo Complesso Carlo Forlanini
Premessa
Il complesso monumentale che ospitava l’Ospedale Carlo Forlanini ed il suo prezioso Museo della Storia della medicina, è oggetto da molti anni di diverse ipotesi di utilizzo.
Data l’estensione dell’area di circa 14 ettari con numerosi edifici e padiglioni di diverse dimensioni (bisognosi di una onerosa ristrutturazione), ed essendo inserito in un’area di pregio a forte vocazione sanitaria – confinando con l’Istituto Nazionale Malattie Infettive (INMI) Lazzaro Spallanzani e con l’Ospedale San Camillo – è stato oggetto di diverse idee progettuali, che non sempre hanno tenuto conto della necessità di salvaguardare i vincoli ambientali, culturali e storici che ne fanno un unicum nella storia e nel panorama della sanità pubblica non solo del Lazio, ma dell’intera Italia e dell’Europa.
Purtuttavia, nel rispetto della medicina del futuro, occorre ben calibrare ogni intervento che consenta di collegarsi armonicamente ai due prestigiosi ospedali, cogliendo una opportunità unica ed irripetibile.
Idea progettuale
Si ritiene invece che, considerata l’ampia superficie e le altre caratteristiche, il Complesso possa essere oggetto di un utilizzo diversificato senza stravolgere il carico urbanistico dell’intera area. In particolare, potrebbe essere ottimalmente destinato ad ospitare una importante attività formativa di livello universitario, interconnessa con il PIANO MATTEI del Governo e con la quasi centenaria vocazione a polo ospedaliero pubblico multi-specialistico. Si potrebbe così recuperare un valore storico che risale al 1929, ricostituendo un complesso integrato, data la contiguità di due poli di eccellenza del SSN.
Vi si potrebbe insediare una “UNIVERSITA’ del MEDITERRANEO – PIANO MATTEI” (anche attraverso un consorzio inter-universitario pubblico-privato) che coinvolga Università e Facoltà di medicina e delle professioni sanitarie romane e dei paesi africani coinvolti (ad esempio sono attive relazioni con Kinshasa -RDC- e la sua Università) per la formazione di professionisti sanitari con competenze di eccellenza che potranno contribuire allo sviluppo economico e culturale dei propri paesi di origine o lavorare in Italia e in Europa. Per questa formazione specialistica, l’Università del Mediterraneo-Piano Mattei si collocherebbe in un habitat sanitario già strutturato con eccellenze ospedaliere che favorirebbe una integrazione tra formazione universitaria ed esperienza pratica in ospedali di alto livello di complessità (DEA di 2° livello) e specializzazione(INMI anche potenziandone la RSA e attivando la riabilitazione).
L’Università del Mediterraneo rientrerebbe a pieno titolo nel Piano Mattei, rappresentando in termini di professionalità mediche e sanitarie di eccellenza il miglior contributo per i Paesi africani che il Piano Mattei vuole raggiungere.
Titolo del Progetto:
“Università del Mediterraneo-Piano Mattei: Un Polo di Eccellenza per la Formazione Sanitaria e lo Sviluppo Internazionale ed il rafforzamento del SSN/R”
Il progetto propone di riqualificare l’area del complesso monumentale dell’ex Ospedale Carlo Forlanini, trasformandola in un’importante sede per l’istruzione e la formazione nel settore sanitario. In particolare, si propone di istituire l’Università del Mediterraneo-Piano Mattei: un centro inter-universitario che coinvolga Istituzioni Accademiche italiane ed eventualmente anche internazionali, con l’obiettivo di formare professionisti sanitari di eccellenza e promuovere lo sviluppo socio-economico dei paesi coinvolti.
Obiettivi
Creare un ambiente accademico di alto livello per la formazione di professionisti sanitari.
Favorire lo scambio culturale e scientifico tra Università italiane e Istituzioni internazionali, ad esempio con l’Università di Kinshasa nella Repubblica Democratica del Congo (RDC).
Promuovere la collaborazione tra Istituti sanitari di eccellenza e Istituti accademici per una formazione pratica di qualità.
Contribuire allo sviluppo dei Paesi dell’Africa coinvolti, attraverso la formazione di professionisti sanitari altamente qualificati.
Metodologia
Creazione della Struttura Universitaria: nell’area dell’ex Ospedale Carlo Forlanini si stabilirà l’Università del Mediterraneo-Piano Mattei, dotandola delle infrastrutture e delle risorse necessarie per la formazione accademica.
Collaborazioni Interuniversitarie: si formerà un consorzio interuniversitario pubblico-privato coinvolgente istituzioni accademiche italiane e straniere, con particolare attenzione all’Università di Kinshasa, per la progettazione e l’implementazione dei programmi di studio.
Integrazione con Eccellenze Ospedaliere: si promuoverà l’integrazione tra l’attività accademica e la pratica ospedaliera attraverso partenariati con istituti ospedalieri di alto livello, come l’Istituto Nazionale Malattie Infettive (INMI) Lazzaro Spallanzani e l’Ospedale San Camillo.
Promozione dello Sviluppo Internazionale: si incoraggerà la partecipazione degli studenti e dei docenti a programmi di scambio internazionale e si promuoveranno progetti di cooperazione internazionale nel settore sanitario.
Risultati Attesi
Formazione di professionisti sanitari di eccellenza, in grado di contribuire allo sviluppo socio-economico dei propri paesi.
Scambio culturale e scientifico tra università italiane e internazionali, con particolare attenzione ai paesi del Mediterraneo e dell’Africa subsahariana.
Incremento della qualità della pratica clinica attraverso una formazione accademica integrata con l’esperienza pratica negli ospedali di eccellenza.
Consolidamento del ruolo dell’Italia nel promuovere la cooperazione internazionale nel settore sanitario.
Budget
Il budget stimato per il progetto includerà le spese per la ristrutturazione delle infrastrutture, lo sviluppo dei programmi accademici, il personale docente e non docente, nonché le attività di promozione e sensibilizzazione. Il totale previsto è quello già previsto dall’INAIL per la ristrutturazione del complesso.
Sostenibilità del Progetto
Il progetto mira a garantire la sua sostenibilità attraverso il coinvolgimento di partner pubblici e privati, il finanziamento di progetti di ricerca e sviluppo, nonché il mantenimento di relazioni a lungo termine con istituzioni accademiche e ospedaliere. Inoltre, si prevede di generare entrate attraverso tasse accademiche, contributi di sponsor e progetti di ricerca.
Conclusioni
L’istituzione dell’Università del Mediterraneo-Piano Mattei rappresenta un’opportunità unica per promuovere la formazione sanitaria di eccellenza e contribuire allo sviluppo socio-economico dei paesi del Mediterraneo e dell’Africa subsahariana. Attraverso la collaborazione internazionale e l’integrazione tra formazione accademica e pratica ospedaliera, il progetto aspira a diventare un modello di riferimento per l’istruzione sanitaria a livello globale.
Roma, 19 agosto 2024
Prof. Massimo Martelli – Presidente del Comitato
D.ssa Manuela Stefoni – componente
Prof. Riccardo Fatarella – componente
Solo chiacchiere si sono fatte e nulla si è iniziato materialmente a fare e nel frattempo i prezzi per ristrutturazione lievitano e la zona continua ad essere abbandonata. Adesso viene ideata quest’altra proposta e tra qualche anno troppe altre ne nasceranno. Vogliamo ricominciare da capo?
gf.fioravanti@gmail.com
Benissimo!
ma cerchiamo di non perdere altro
tempo prezioso
Grazie ai progettisti