Dopo lunga discussione la Regione apre un tavolo di confronto – fissato per il 2 novembre – con CGIL e il Coordinamento Comitati, Associazioni e Cittadini per il Forlanini Bene Comune”. Arriva con una mail dell’associazione retidipace l’annuncio da tanti anni atteso e desiderato. La Pisana aprirà un tavolo di confronto con Cgil e comitati sul tema della riapertura del Forlanini. Il presidio del 20 ottobre sotto la sede della Regione è sospeso, comunica la mail. Un post di Salvatore Costa, inviato al Coordinamento Comitati, Associazioni e Cittadini per Forlanini Bene Comune e rilanciato ieri pomeriggio da Carla Segantini conferma e informa che all’incontro erano presenti l’assessore D’Amato, l’assessora Sartore ed il c. gabinetto del presidente Zingaretti.
Il presidio è sospeso, ma non annullato. Perchè è vero che qualcosa si è mosso, ma in quale direzione andrà resta una grandissima incognita. Pesa la ripetuta e a quanto pare invincibile opposizione dell’attuale assessore D’Amato a qualsiasi ipotesi di riapertura e utlilizzo a scopo socio-sanitario dell’ ex ospedale. No a posti letto nel Forlanini, la Regione- l’assessore- si è legata alla causa della candidatura del Forlanini a sede della futura agenzia europea per la ricerca biomedica, e da quella non si schioda. Al massimo- sempre l’assessore, ergo La Pisana- valuterebbe l’ipotesi di una Rsa, di cui a denti stretti ammette la necessità senza però avvertirne l’urgenza.
L’assessora al patrimonio Sartore osa andare controcorrente: lei non sarebbe pregiudizialmente contraria al riuso a scopo sanitario di almeno qualche struttura del complesso, ma…Ma prima di tutto c’è da portare avanti la prestigiosa candidatura avanzata da Zingaretti. E qui comincia l’annoso rimpallo di responsabilità tra Comune e Regione, inedito per il Forlanini, ma di cui conosciamo bene i frutti avvelenati per esempio sulla raccolta dei rifiuti. Sì perchè l’eventuale candidatura deve assolutamente avere il placet di Palazzo Senatorio e il via libera del governo, e questa sbandierata candidatura, a parere del versante istituzionale presente all’incontro, non è abbastanza sostenuta, anzi incontrerebbe resistenze occulte proprio in Comune.
Comunque non si può restare appesi a una decisione europea di là da venire, meno che mai in tempi di pandemìa da Covid. Soprattutto quando si verifica, come nel corso dell’incontro, che i fondi per intervenire subito ci sarebbero, e non sono solo i soldi europei: sono i fondi rimasti inutilizzati di una finanziaria (legge di bilancio) del 1988(1988, il secolo scorso).
Riassumendo,finalmente il tavolo chiesto da un decennio sarà aperto. A parte questa svolta, non si va oltre il consenso alla Rsa , che comunque dovrà essere formalizzato almeno in una delibera e non produrrà interventi prima della primavera dell’anno prossimo (e sarebbe già un successo). A questo va aggiunta una promessa, anche questa inedita: il Commissario alla Sanità Simeone ha espresso la volontà di visitare il Forlanini e sarà organizzata a breve una visita congiunta con la Cgil e i rappresentanti dei comitati, nel rispetto delle normative Covid. Chiaramente, la telenovela Forlanini non è finita.