Esaurita la spinta propulsiva- non é una citazione, é un fatto- della petizione dalle centomila firme per la riapertura di almeno un reparto, il tema del Forlanini resta comunque sullo sfondo di questi giorni, tragici per il numero di morti e drammatici per tutti noi. Se la petizione é stata una fiammata che si é spenta quando é calato il silenzio mediatico, la questione che ne era al centro é invece ben viva. Per i più, anche per chi come me non ha firmato, proprio questi giorni drammatici dimostrano che riaprire un reparto dell’ex ospedale un tempo eccellenza per le malattie polmonari non é un’idea strampalata- come da dichiarazione dell’assessore alla sanità D’Amato- nè un intervento inutile per l’emergenza- come da più articolata e allarmata nota ufficiale della Regione Lazio. https://www.quimonteverde.it/saranno-le-strutture-private-a-salvarci-nellemergenza-corona-virus/
Non lascia cadere l’argomento il coordinamento dei comitati cittadini per il Forlanini, memore delle assemblee molto partecipate e consapevole dell’ interesse, questo no, niente affatto dismesso, che l’ex ospedale suscita nel quartiere. Come andare avanti? Si sta facendo strada l’idea di una richiesta ufficiale alla Regione perchè autorizzi un sopralluogo tecnico nell’ex ospedale. Ingegneri,architetti, esperti in strutture sanitarie, potrebbero stilare un rapporto conclusivo di cui la Regione dovrebbe tener conto. Che questo sopralluogo serva, e in tempi brevi, lo attesta anche una cruda testimonianza sulla sua pagina facebook di una dottoressa del 118 del San Camillo che l’emergenza covid-19 la sta vivendo in prima persona .https://www.facebook.com/francesca.perri.923?__cft__[0]=AZWam3SFBwnboixVs_D2lrTw5rqrdP7f3CU72N4dFDItFRZxjpL_-tmsu8vtAyCj05N6-m9YuQ_TN1TmMHtO-8edctAxbix4i2wswsf4A8PZWqKoN5vjw16qtnEUQu2ZlBE&__tn__=%3C%2CP-R
Davvero la convalescenza in alberghi non attrezzati é più utile che allestire in tempi rapidi- ora che sono in arrivo altri medici e infermieri- un reparto, magari quel reparto trasformato in set cinematografico?