La domenica ecologica nel municipio XII per la raccolta di rifiuti ingombranti coincide con il pagamento del secondo semestre della Tari, il che non mette precisamente di buon umore, visto che i romani pagano una delle tariffe più alte d’Italia e hanno uno dei servizi più scadenti d’Italia ( ora l’Ama prevede uno sconto per chi può dimostrare di essere in difficoltà economiche causa covid). Eppure i monteverdini si dimostrano coscienziosi: a metà mattina- la raccolta straordinaria finisce alle 11,30- c’è un buon via vai di macchine nello spiazzo a largo di San Giovanni Eudes angolo via della Pisana.
Qualcuno arriva da S. Giovanni di Dio, altri dal Casaletto, i più abitano nei dintorni. Gli operatori in tuta arancione caricano i rifiuti ingombranti nei cassoni, urlandomi contro perchè fotografo (sarà perchè Forte Bravetta, zona militare- è abbastanza vicino? ) Fatto salvo il sacrosanto diritto di ciascuno e tutti alla privacy (le foto con persone riconoscibili mi sono state regolarmente autorizzate dai protagonisti) non immaginavo e tuttora non credo che riprendere gente al lavoro sia vietato dalla legge.
Nei due cassoni ci finisce di tutto, per fili elettrici, lampade fuori uso e simili ci sono contenitori appositi. Non si vedono materassi nè divani, quelli a volte ‘decorano’ i marciapiedi insieme ad altri ingombranti (indimenticabile la congiura dei frigoriferi denunciata dalla Raggi all’epoca della prima grande crisi della raccolta). Del resto chi si è preso la briga di arrivare fin qui ha già dato prova di voler rispettare le regole. Piuttosto tutti si augurano che queste domeniche ‘dedicate’ siano più frequenti, e magari sia potenziata la raccolta a domicilio degli i ingombranti, che tra l’ altro dovrebbe essere gratuita.
Ama al momento ha i suoi guai, anche questi ingombranti. C’è solo da sperare che dalle pieghe del bilancio spunti un residuo che permetta le assunzioni di personale e il potenziamento dei mezzi che da tempo immemorabile servono come il pane. E visto che la sindaca vuole ricandidarsi, non è escluso che non si ricavi qualcosina, raschiando il fondo del barile.