Il compost casalingo? Si può fare e aiuterebbe…
Intervista a Claudio Giambelli, co-presidente dell’Osservatorio ambientale Partecipato di Valle Galeria.
Il giorno dopo l’incontro (27 Novembre 2019) dal titolo “Il riutilizzo delle cose: il compost casalingo“, tenutosi al Circolo ARCI “Canapè” di via Paola Falconieri 6, QuiMonteverde ha intervistato Claudio Giambelli, uno dei promotori della serata.
D. Claudio, puoi spiegare ai lettori di QuiMonteverde perché è importante il trattamento casalingo dei rifiuti organici delle nostre cucine e giardini?
R. Incominciamo a dire che i rifiuti organici, che rappresentano circa un terzo dei rifiuti urbani, una massa considerevole, sono la frazione più critica dei rifiuti: nel giro di 24-48 ore tendono a marcire, si sciolgono in un liquido acido e puzzolente, che contamina le altre frazioni di rifiuti con cui entrano eventualmente in contatto, rendendo praticamente impossibile un loro recupero ai fini di un riciclo di qualità.
D. Quindi, praticamente, ognuno di noi che può fare ?
R. E’ molto importante una cura fine della separazione del materiale organico prodotto nelle nostre case, da altri tipi di rifiuti. Quindi, in prima battuta, un uso molto rigoroso dei cassonetti stradali marroni per il materiale organico, utilizzando sacchetti compostabili.
D. solamente questo ? Sembra fattibile
R. Certo, è fattibile e una volta che entra nella prassi quotidiana non ci si accorge neppure di farlo. Però c’è anche un livello superiore di azione. Infatti, il materiale organico raccolto da AMA nei cassonetti stradali ha bisogno di essere portato, con una certa urgenza, in un centro industriale di compostaggio, per la sua trasformazione in prezioso humus fertile, ma…… questi centri sono rari, se non assenti in regione. E’ quindi evidente che la buona pratica di auto-compostaggio domestico aiuterebbe, a monte, in modo efficacissimo, questo problema .
D. Però questo richiederebbe avere a disposizione un terreno di proprietà dove fare l’auto compostaggio.
R. Vero…. fino ad un certo punto. Avendo a disposizione 25 mq di giardino per persona del nucleo famigliare, AMA riconosce, a chi fa auto-compostaggio, uno sconto non trascurabile sulla parte variabile della TARI. Ma questo non impedisce di poter usare una propria compostiera su un pezzetto di terreno più piccolo o anche, addirittura, sul proprio balcone. Si ottiene comunque terriccio fertile, utile per le proprie piante.
D. E dove si comprano tali compostiere?
R. In commercio ce ne sono di vari tipi. Si può andare a cercare in un vivaio oppure si può acquistarla su internet oppure si può auto-costruire: per questo ultimo caso, sul web si trovano molte buone descrizioni: le fotografie allegate mostrano alcuni esempi dei vari casi.
D. Durante la presentazione dell’incontro, hai anche parlato di una proposta che avete fatto al Municipio XII. Vuoi dirci qualcosa di più ?
R. Certamente. La nostra proposta (parlo di me e Maurizio Melandri, attuali responsabili dell’Osservatorio Ambientale Partecipato di Valle Galeria, istituito dal Municipio XII nel 2009) è stata quella di chiudere tale Osservatorio per attivarne un nuovo dedicato all’Economia Circolare e Auto-compostaggio. A tal fine abbiamo anche fatto una proposta di Regolamento, che porta, come Appendice, anche un Regolamento di un Albo Municipale Informale, denominato “Amici del Compostaggio”, un elenco volontario delle utenze del Municipio XII che dichiarano di trattare in modo autonomo i propri rifiuti organici e che desiderano contribuire alla diffusione di questa pratica, attraverso attività promosse dal nuovo Osservatorio.
D. Hai già un esempio di un “Amico del Compostaggio” ?
R. Certamente. Abbiamo installato, a fini didattici, nella scuola Nando Martellini di Massimina, tre compostiere, grazie alla collaborazione della Preside, insegnanti, cuoche e bambini/e. Questo è il secondo anno; nel primo anno abbiamo ottenuto ottimo terriccio fertile, con grande soddisfazione di tutti/e. La scuola Nando Martellini sarebbe un ottimo esempio di “Amici del Compostaggio”.
D. Quando avete fatto questa proposta al Municipio che risposta avete ricevuto ?
R. Abbiamo inoltrato formalmente la proposta a inizio Giugno 2019, ma ad oggi non abbiamo ricevuto nessun riscontro. Tuttavia non demordiamo; siamo come quel colibrì che, mentre tutti gli animali della foresta in fiamme scappavano, faceva su e giù dal lago per portare la sua goccia d’acqua per spegnere l’incendio.