di Vincenzo Valentino
Oggi sono andato al corteo contro il G 20,
camminando in mezzo a tanta gente
ho udito sedicenni gridare parole chiare,
vogliono riprendersi il futuro
da chi lo sacrifica agli affari;
ho ascoltato gli interventi
degli operai della GKN
che si oppongono ai licenziamenti
che tengono aperte le aziende
che il lavoro lo difendono coi denti;
tante donne ho sentito cantare
che al mondo non c’è solo il denaro,
che alla società della paura
è meglio quella della cura.
Al telegiornale della sera
ho sentito parole vaghe
vacue promesse di rigore,
che il mondo domani sarà migliore;
basta lasciar fare ai competenti,
bisogna però esser pazienti,
i primi effetti li avremo nel 2050,
i superstiti ne beneficeranno.
Sono queste le parole dei potenti del G 20,
aggrappati ai privilegi del presente,
indifferenti a recarci del danno,
col nostro futuro ci stanno giocando.