Il gassificatore non va riacceso. Il Municipio XII si schiera con i comitati della Valle Galeria
Quel gassificatore non si deve raccendere. Il no netto, unanime e dettagliatamente motivato arriva dalla commissione speciale Malagrotta del XII municipio
Il 12 Luglio scorso La Commissione ha votato all’unanimità una mozione contraria alla riaccensione del gassificatore . La preoccupazione, prima di tutto di chi abita in Valle, nasce dal fatto che il prossimo 13 agosto- data inquietante visto che la burocrazia non sempre va in ferie, come dimostra il cambio di destinazione d’uso della scuola Federico Caffè approvato alla vigilia della vacanza natalizia- cioè tra meno di un mese scadrà l’Autorizzazione Integrata Ambientale di 10 anni fa e la Direzione regionale potrebbe presentare istanza di riesame . SuI sito on line urloweb.com Leonardo Mancini riferisce che é l’ex assessore all’Ambiente del Municipio XI, Giacomo Giujusa, ad aver sottolineato la presenza di alcune lacune nelle autorizzazioni, come la distanza dal Rio galeria e la vicinanza con altri impianti a rischio incidente rilevante (Seveso III) che potrebbero, nel caso di un malfunzionamento, portare ad un pericolosissimo effetto domino. Il sito dista meno di 150 metri dal Rio Galeria- nota urloweb- ed è vicino ad altri impianti della raffineria di Roma, oltre alle due linee TMB e alla discarica di Malagrotta. Così la questione é finita sul tavolo della Commissione speciale Malagrotta, con i commissari preoccupati dal rischio del riesame della famigerata autorizzazione ambientale e dell’accensione dell”impianto.
In un comunicato dell’11 luglio u.s. i Comitati della Valle Galeria avevano denunciato “l’assenza di sinergie di pianificazione e analisi della gestione dei rifiuti,la mancanza di tutele e di controllo del territorio da parte di tutte le istituzioni”
La mozione contro il rischio di riaccensione del gassificatore é stata votata all’unanimità da tutti i gruppi politici e dovrebbe essere la garanzia che il gassificatore non tornerà in funzione. Che ci sia o no un’emergenza rifiuti.
Lasciamo pure perdere Malagrotta, ma senza nuovi impianti di smaltimento come si pensa realmente – e non a chiacchiere – di affrontare l’emergenza rifiuti a Roma? Solo facendo pagare ai contribuenti le spese di trasporto dei rifiuti in altre regioni o all’estero? Chi dice di No a Malagrotta, sarebbe più credibile se indicasse alternative concrete