Raffaella Leone
Si è parlato di verde pubblico nell’affollata riunione con l’assessore Marcheggiani promossa dal presidente di Monteverde Quattro Venti Comitato di Quartiere Maurizio Marrale ( pronto a incatenarsi a un albero se verranno tagliati i 12 condannati di Villa Sciarra, ‘burocraticamente è nel municipio 1 ma è un patrimonio nostro, ci siamo cresciuti’) . Sala piena e umori divisi tra l’apprezzamento per quello che di buono è stato fatto dal Municipio per risistemare alcune zone di Monteverde Vecchio ( raccolta dei rifiuti migliorata, sostituzione del verde a via Bruzzesi risolta rapidamente, a buon punto la riqualificazione di via Poerio ) e il timore che quel molto che resta da fare prenda una direzione sbagliata. Già ora, con alberi abbattuti o ferocemente capitozzati- e non solo a via Ozanam- alcune strade del quartiere hanno cambiato faccia, e certo non giova la sostituzione di grandi alberi con alberelli destinati a morte certa perchè il Dipartimento Ambiente capitolino che dovrebbe prendersene cura li lascia invece morire di sete.
Mauro Marcheggiani, assessore municipale alle politiche del verde, ci tiene a spiegare che le competenze sul verde verticale non spettano al municipio- tranne casi specifici regolamentati e comunque per aree non superiori ai 20mila metri quadrati , poi fa parlare i numeri. ‘Le risorse per la gestione e manutenzione del verde pubblico per il 2024 ammontano a circa 800mila euro, di cui circa 200mila per il verde scolastico e circa 400mila per il resto, cioè arredo urbano, panchine, giochi ,ecc. Del diserbo da aprile si occuperà l’Ama‘. Il parco dei Quattro Venti è un caso a sè. ‘L’area dove sono i giochi dovrebbe essere gestita dal municipio, non è ancora stata presa in carico perchè quell’area è agganciata alla parte dopo la piazza che complessivamente è superiore ai 20mila metri quadrati. Stiamo avviando l’iter amministrativo per il frazionamento delle due parti ,contestualmente sarà avviato un percorso con associazioni di cittadini e commercianti che hanno manifestato l’intenzione di adottare l’area verde per poterla poi gestire, chiaramente coordinandosi con il Municipio. Questa dell’adozione delle aree verdi da parte di associazioni di cittadini, comitati, commercianti eccetera è una possibilità che stiamo cercando di spingere, abbiamo ricevuto diverse richieste di patti di collaborazione, le esamineremo a breve’.
La platea segue con attenzione l’intervento dell’assessore , che segnala a chi ancora non lo sa che in municipio è operativo in municipio il tavolo del decoro che alla mail tavolodeldecoro.mun12@comune.roma.it raccoglie tutte le segnalazioni. L’atmosfera si scalda quando la parola passa agli abitanti delle varie vie .’Abbiamo perso negli ultimi anni circa 22 alberi- denuncia una abitante di via del Vascello che fa notare che quella è una strada a forte richiamo turistico perchè porta direttamente all’ingresso di Villa Pamphilj. ‘Vi vorremmo più attenti e più presenti sul territorio’. Molte perplessità suscita anche la scelta delle essenze sostitutive, alcune del tutto estranee all’ambiente in cui sono state piantumate.
Puntigliosa e apertamente critica su come il municipio gestisce il verde pubblico è Francesca Curatola, avvocata e co-fondatrice insieme a Maria Elena Carosella del Comitato per la tutela dei grandi alberi di Monteverde-Tam. Da mesi chiede inutilmente a via Fabiola di attivare la Consulta del verde, l’organo che permetterebbe ai cittadini-comitati, associazioni ambientaliste ecc, di esprimere e far valere il proprio parere sulla gestione del verde pubblico. ‘C’è un regolamento del verde che non viene rispettato, nel nostro municipio abbiamo perso 774 alberi a fronte di 0 sostituzioni. Al settembre 2023 gli abbattimenti sono stati in totale in tutta la città 17.825 e l’assessora Alfonsi ha intenzione di abbatterne altri 35 mila. Pretendiamo, per quello che riguarda il coordinamento del verde, per quello che riguarda il Comitato Tam, una seria gestione del verde che sia votata agli investimenti. Vogliamo investimenti pluriennali, vogliamo una programmazione pluriennale. ‘
Marrale fa rispettare i tempi -4 minuti- assegnati agli iscritti a parlare, la riunione scivola via lasciando senza risposta una domanda: sì, ma in concreto che cosa è venuto fuori?