‘Lo ha già chiarito il presidente Tomassetti, la giunta Gualtieri non ha cancellato i fondi per il mercato di San Giovanni di Dio. I fondi ci sono , nel bilancio preventivo del 2022, c’è solo da aspettare la pubblicazione del bando dei lavori, che spetta al competente dipartimento capitolino. La commissione speciale del Municipio che abbiamo votato questa mattina e si insedierà probabilmente già la settimana prossima, si occuperà di tutti i mercati del quartiere , ma in particolare accenderà un faro e sarà di impulso per la pubblicazione del bando per i lavori al mercato di San Giovanni di Dio. Il progetto è quello che era già stato approvato durante la giunta Raggi, e che i 5 stelle non sono riusciti a far partire in tempo’.
Commissione approvata all’unanimità- come pure quella sulle periferie-chiarisce il consigliere del Pd Augusto Rossi, profondo conoscitore ‘delle segrete cose’ della politica che in questo caso non sono affatto segrete. Anzi. Per coincidenza, l’odg dei lavori di venerdì 26 novembre prevedeva l’esame e il voto di 2 mozioni presentate dalle opposizioni unite e entrambe passate con l’unanimità. Per l’esattezza, nell’odg figuravano :Proposta di Mozione a firma dei Consiglieri Gianni De Lucia (Fdl), Alessandro Petroli (Fdl), Daniela Pandolfi (Fdl), Giovanni Picone (Lega) e Pietrangelo Massaro (Fl), avente ad oggetto: “Istituzione Commissione Periferie” – Prot. CQ/103382 del 22.11.2021;Proposta di Mozione a firma dei Consiglieri Gianni De Lucia (Fdl), Alessandro Petroli (Fdl), Daniela Pandolfi (Fdi), Giovanni Picone (Lega) e Pietrangelo Massaro (FI), avente ad oggetto:
“Istituzione Commissione Mercati Rionali” – Prot. CQ/103575 del 23.11.2021.
Coincidenza opportuna,quella dell’odg -che come è noto viene votato dai capigruppo il giorno prima della seduta consiliare- perchè il diffondersi della notizia-poi rivelatasi falsa- della cancellazione dei fondi per la riqualificazione del mercato di San Giovanni di Dio, aveva suscitato allarme- a dir poco- tra gli internauti . Il mercato, molto frequentato e praticamente al confine tra Monteverde vecchio e nuovo- ha bisogno di una profonda ristrutturazione, le più pesanti criticità riguardano anche, anzi prima di tutto, l’igiene e la tutela della salute pubblica. Il progetto approvato modificherà completamente la sistemazione attuale, dando spazio anche a centri di aggregazione e luoghi di incontro. I monteverdini, a modo loro, avevano anticipato i tempi, sistemando in piena pandemia e periodicamente sanificandolo, un vecchio frigorifero trasformato in biblioteca di scambio. Tanto meglio se la riqualificazione ci regalerà anche una biblioteca non di emergenza.