Insediato il nuovo Consiglio. Tomassetti: “Insieme per il bene del Municipio”.
Il rito di insediamento del nuovo Consiglio municipale ha procedure e tempi inderogabili, ma quando Elio Tomassetti ormai presidente in carica annuncia: domani si procederà alla formazione della Giunta, è subito chiaro che qualcosa è cambiato. Così, secco e con tono pacato, dopo i ringraziamenti di rito agli elettori ( 66% di preferenze al ballottaggio, ma astensione ad alti livelli) ndr) e gli auguri ( anche questi di prammatica) di buon lavoro a tutti i consiglieri. Meno rituale ma da gentiluomo ( un pò maschilista, no? ) il mazzo di fiori consegnato a tutte le consigliere elette, maggioranza e opposizione.
Dunque subito la giunta municipale, e le linee programmatiche della consiliatura. E’ del tutto fuori luogo chiedere di eventuali alleanze. Il Pd -con le tre liste civiche che hanno appoggiato Gualtieri e mandato tre consiglier* a via Fabiola- ha la maggioranza , 15 su 25 e potrebbe governare da solo. Quasi sicuramente lo farà, considerato che già in campagna elettorale Tomassetti andava per conto suo mostrando di non condividere l’entusiasmo del Pd nazionale per un’alleanza – organica o no- con i 5 stelle. Questi ultimi del resto sul territorio sono stati nettamente ridimensionati: dalle urne sono usciti politicamente vivi solo Alessandro Galletti, ex assessore alla mobilità e ex candidato alla presidenza del municipio, e Lorenzo Di Russo, oggi seduti disciplinatamente tra i banchi dell’opposizione.
In ogni caso tutta l’opposizione augura buon lavoro, dal leghista Giovanni Picone- ‘mi aspetto una consiliatura più incisiva’ al capogruppo di Fratelli d’Italia Gianni De Lucia -‘faremo un’opposizione costruttiva’- alla nuova arrivata Francesca Severi della lista di Calenda -‘è un lavoro nuovo, bisogna capire dove far crescere i valori’.
E del nuovo lavoro si parla anche durante la piccola pausa-sigaretta ( a proposito, apprezzabile la comparsa del posacenere all’esterno, prima non c’era e speriamo che resti) concessa ai consiglieri provati dalle ripetute votazioni a scrutinio segreto e per appello nominale, votazioni ‘governate’ dall’ efficiente Emanuela Castelletti, funzionaria amministrativa del municipio. Ci sono da eleggere il presidente del Consiglio del municipio- sarà Fabio Magrini, della lista Sinistra civica ecologista, che ha sostenuto Gualtieri, e i 2 vicepresidenti- uno spetta all’opposizione, sarà Pietrangelo Massaro, ex candidato presidente per il centro destra, l’altra sarà Laura di Domenico, pd.
Il cerchio di chiude tornando alle procedure: è toccato a Mario Sala, consigliere ‘anziano’ -in realtà il più giovane, ma ‘anziano’ perchè il più votato- aprire la prima seduta del Consiglio, sostituito dopo la pausa-sigaretta dal titolare della carica Magrini. Sono da poco passate le 4 di pomeriggio quando la seduta è dichiarata chiusa. L’assemblea si aggiorna, si dice in questi casi. L’unica cosa che non si aggiorna è l’orologio dell’aula. E’ fermo da mesi, si è scaricata la batteria, mi dicono.
Complimenti ai consiglieri, con l’auspicio che si sappiano trovare vie istituzionali e non, che consentano e costruiscano un reale e costante rapporto tra eletti e cittadini, più ravvicinato e più costruttivo, che aumenti nei cittadini ( tutti, anche gli sfiduciati che non hanno votato) l’interesse e la collaborazione per l’ amministrazione della cosa pubblica.
P.S.: complimenti anche all’autrice di questa precisa e vivace cronaca dell’evento.