La collina Monteverde scivola via, fermarla é un’impresa indispensabile ma ai limiti del possibile
La foto é tratta da Urloweb.com
Mai sottovalutare un argomento, per quanto tecnico possa sembrare. La collina Monteverde, o collina Bassi- é uno di questi argomenti. La partecipazione di pubblico e consiglieri- i membri delle commissioni ambiente e lavori pubblici e preparati e aggerriti esponenti dell’associazione Collina Monteverde- all’incontro a via Fabiola é tale che la riunione deve spostarsi nell’aula consiliare. Partecipazione sembra essere la parola adatta. Più partecipato di così…, commenta alla fine tra il realistico e l’ironico l’ingegnere Gabriele Sani, del dipartimento lavori pubblici del Comune (ora Simu) e soprattutto direttore del cantiere di via Dall’Ongaro . Ci mette la faccia, l’ingegnere, quando dice che tranne ostacoli burocratici sempre in agguato i lavori per il consolidamento dovrebbero partire il 24 febbraio, o comunque entro fine mese. Dice anche che si deve sperare che tutto fili liscio, e che no, non tutte le richieste dell’Associazione Collina Monteverde – che ha fortemente voluto questo incontro con Sani con il primo obbiettivo di alleggerire l’impatto del cantiere- potranno essere accolte. Il problema, noto da decenni, é la fragilità di via Dall’Ongaro che non può reggere lo stazionamento e il traffico di mezzi pesanti come la gru e le betoniere previste dal progetto.
Primo risultato di compromesso, le betoniere staranno in via Saffi, per la gru al momento non c’é un’alternativa compatibile con i termini dell’appalto della Regione. A via Dall’Ongaro dovranno comunque passare gli autocarri che porteranno via la terra di scavo, scendendo a marcia indietro, e già questo dà l’idea della compessità dei lavori.
Il dossier preparato dall’associazione spazia dalla richiesta di rimodulare i lavori alla creazione di un tavolo permanente di monitoraggio del dissesto idrogeologico , fino ai divieti di sosta e alla viabilità della zona. “Noi vogliamo collaborare con le itituzioni” , dice il presidente dell’associazione Carlo Marci. Più che preoccupato é l’architetto Francesco Bongiovanni, uno che la frana del 2015 se l’é ritrovata in casa e spera che finalmente partano i lavori di consolidamento.
Conclusione provvisoria: si comincerà con la palificazione di via Dall’Ongaro e si procederà giorno per giorno eventualmente aggiustando il tiro dei vari inteventi previsti. Con l’impegno, assicura Massimiliano Bertoldi, presidente della commissione lavori pubblici del municipio, di aggiornare costantemente i residenti.