La rete “Restiamo umani” e le tante associazioni che hanno protestato tre giorni fa sotto al Senato contro l’approvazione del decreto sicurezza bis, avevano chiesto alla questura di poter convocare la piazza nel tardo pomeriggio per facilitare l’affuenza, ma gli è stata concessa una calda mattinata a piazza SS. Apostoli
Questa mattina verso le dieci , sotto un cielo plumbeo, una piccola folla ha iniziato a radunarsi nel lato ombroso di Piazza SS. Apostoli. Non erano turisti, e lo si capiva dalle bandiere della pace, dagli striscioni ancora arrotolati, dal megafono che a turno ha amplificato gli interventi di quanti avevano deciso di dedicare quella mattinata a continuare le azioni di protesta contro il decreto sicurezza bis, voluto dal ministro degli Interni Salvini e approvato definitivamente tre giorni fa al Senato con un voto di fiducia. Obiettivo del sit-in era l’appello rivolto al Presidente della Repubblica Mattarella a non firmare questo decreto , a rinviarlo alle Camere per palese incostituzionalità rispetto ai principi fondamentali della nostra Costituzione. ” Mattarella lei è la nostra ultima speranza” questo era lo slogan scritto sulle magliette degli attivisti che nei loro interventi hanno sottolineato la necessità di “allargare il campo” ,di andare a parlare tra la gente, sulle spiagge, “come fa Salvini” di non disperdere il grande valore di queste iniziative di opposizione dal basso . Qualcuno ha ricordato che attualmente circolano sul web ben sette petizioni rivolte al presidente della Repubblica per chiedergli di non apporre la sua firma a questo decreto disumano nei confronti dei migranti e repressivo nei confronti di tutti i cittadini e del loro diritto a manifestare . Non è possibile continuare a frantumare in questo modo l’opposizione sociale al governo , è necessario fare rete tra gruppi, associazioni , cittadini per dare corpo e forza ad ogni forma di resistenza .
Un manifestante , nel suo intervento, ha ironizzato “Certo sarebbe bello se ora qui arrivasse la “cavalleria”, se questa piazza mattutina che ci hanno concesso si riempisse di masse di lavoratori,studenti, persone che anche l’8 Agosto sono disposte a difendere la Costituzione” Il riferimento, esplicitato dal manifestante, è rivolto ai sindacati e in particolare all CGIl che non sembra riuscire a comprendere fino in fondo la gravità del momento e a mettere in campo la sua macchina organizzativa. Verso le 12,00 del mattino è intervenuto l’on.le Fassina di Sinistra Italiana per portare un saluto a questa piazza e ricordare che , a prescindere dalle decisioni del Pesidente della Repubblica che può rilevare le palesi incostituzionalità del decreto, “faremo comunque ricorso alla Corte Costituzionale e a Settembre si cercherà di allargare la protesta all’attacco contro i diritti sociali,politici e dello stesso parlamento” che sulla questione dell’Autonomia differenziata chiesta da alcune regioni del nord potrebbe essere privato dei suoi poteri se dovesse passare il principio della non emendabilità degli accordi tra governo e Regioni .