L’ORRENDO FOCO
In questi giorni nel quartiere,
nelle strade un tempo abitate da poeti
mani ignote hanno appiccato fuochi,
bruciando cassonetti per la raccolta dei rifiuti.
Io non so e non ho le prove,
non so neanche chi le muove
quelle oscure torce accese
che celano maschere vuote.
Se potessi parlare a te, piromane incivile,
ti direi che dare fuoco è un gesto vile,
reazione becera verso una città
già offesa e vilipesa.
Ai miasmi dei rifiuti aggiungi diossina,
avveleni cani, gatti, donne e bambini.
Ti chiederei all’istante, perché lo fai?
Chi ti comanda?
Perché servi un proposito d’inganno?
Perché il tuo cuore è cieco al danno?
Io non so quanto ti danno
per il tuo servizio orrendo,
sappi però che il guadagno dura poco
mentre l’offesa che rechi a tutti noi
è marchiata con il fuoco.