Martelli: “Dietro l’operazione Bambino Gesù una grossa speculazione politica ai danni dei cittadini”
Massimo Martelli
Il prof Martelli è stato primario del reparto di chirurgia toracica dell’ospedale Carlo Forlanini e commissario straordinario dell’azienda San Camillo/Forlanini per la Giunta di centro destra di Renata Polverini. Si è dimesso dall’incarico di commissario straordinario dopo aver scoperto e denunciato grosse irregolarità nella gestione dell’azienda ospedaliera.
La storia
Agli inizi del secolo scorso, una grave malattia altamente contagiosa, la TUBERCOLOSI, malattia peraltro già nota in passato. ha subito dopo la prima guerra mondiale una notevole impennata con oltre 200 decessi ogni 100.000 abitanti il che l’ha fatta assurgere ad un problema sociale al quale era indispensabile trovare un rimedio.
Ecco dunque negli anni (1930 il sorgere dei sanatori, ospedali dedicati espressamente alla cura della TBC, voluti ed ideati dal prof. Eugenio Morelli.
In Italia . su tutto i territorio nazionale , sorgono circa 60 sanatori .dal sanatorio Morelli di Sondalo al Ciaccio di Catanzaro, al Vito Fazi di Lecce al Monaldi di Napoli per finire al Carlo Forlanini di Roma.
Quest’ultimo ospedale costruito sotto la guida diretta del prof. Morelli, iniziato il 2 dicembre del 1930 è stato inaugurato il primo dicembre 1934. Un complesso storico/artistico unico: basti pensare che sono stati costruite strutture per oltre mezzo milione di metri cubi, centomila metri quadrati di pavimenti!!!!!
L’ospedale Carlo Forlanini con i suoi 1400 posti letto è stato quindi l’ospedale per la cura della TBC più grande ed più noto al mondo.
Per completare alcuni dati inerenti a questo complesso ricordo , ricordo gli oltre 10 chilometri di strade e che nel parco e nei giardini vennero messe a dimore 1500 piante di alto fusto e 18,300 cespugli vari.
Infine ricordo le tecnologie avanzate di tutti gli impianti , dalle lavanderie alle cucine al riscaldamento …. La foto è pubblicata per gentile concessione dell’archivio storico dell’Inps.
La cronaca
Venendo alla storia recente ,o meglio alla cronaca , nell’agosto del 2006 ,presidente della Regione Lazio Marrazzo, per il rientro dalla spesa pubblica , con una delibera decide di chiudere due ospedali :il San Giacomo ed il Forlanini che dovranno essere dismessi il 31 ottobre 2008.
Il San Giacomo viene così chiuso in quella data ( dopo appena pochissimo tempo dalla ristrutturazione del centro di rianimazione!!!), ma dopo anni di battaglie condotte, la duchessa Oliva Salviati vince tutti i ricorsi contro la chiusura del San Giacomo (donazione del Cardinale Salviati) ed il 13 febbraio 2023 (ordinanza 4386) il verdetto della Cassazione ha dato torto alla Regione Lazio ed ha deciso che la chiusura dell’ospedale San Giacomo è illegittima.
Per il Forlanini la storia è totalmente diversa: io ,che da sempre sono stato un fautore della Sanità Pubblica ho iniziato una difesa a spada tratta dell’ Ospedale.
Infatti nel 2009 su Facebook faccio un mio gruppo “GLI AMICI DI MASSIMO CHE PER CASO SONO PASSATI DAL FORLANINI” , per la difesa della Sanità pubblica, gruppo che in breve arriva ad oltre 22.000 membri, ma già agli inizi del 2008 avevo depositato copia di oltre 50.000 firme raccolte dai miei pazienti contro la chiusura dell’ Ospedale.
L’ Ospedale così non viene chiuso e nonostante il cambio di direziona al vertice della Regione (Esterino Montino) grazie all’impegno dei cittadini il Forlanini continua a vivere.
Marzo 2010 la Polverini diventa presidente della Regione Lazio ed io a giugno 2010 vengo nominato commissario straordinario per la guida dell’Azienda San Camillo Forlanini. Ovviamente io chiedo allora garanzie per il Forlanini e , proprio perseguendo questo scopo , entro sessanta giorni dalla mia nomina presento un piano articolato con tanto di progetti esecutivi ( vedi articolo di Carlo Picozza La Repubblica del 16 ottobre 2010) alla Regione Lazio (mai avuta risposta).
Progetto fatto con il Consigliere regionale Perazzolo e con il DS della allora RM D . dott.Maurizio Vitucci, sentito anche il parere di Enrico Gregorini segretario della Funzione Pubblica CGILdell’area ovest.
Entro il dicembre 2010 , senza fondi regionali , riesco a realizzare l’ UCRI (Unità Cure Residenziali Intensive) con 9 posti letto, realizzato grazie alle maestranze proprie del Forlanini , reparto che viene poi inaugurato il 2 febbraio dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Durante il mio incarico di commissario straordinario , nonostante il “boicottaggio” dei vertici aziendali , che come commissario non avevo potuto cambiare, avendo scoperto delle grosse irregolarità nella gestione dell’Azienda Ospedaliera ,( la più importante , la delibera 1193 del 20.5.2010 relativa ad un impegno di oltre 40 milioni di euro per opere di ristrutturazione ) , ho scritto al dott. Luca Casertano alla Regione ( prot.374/cs de 23.12.2010) per conoscere la disponibilità sul capitolo di spesa H22/530. Il 28 dicembre 2010 il dott. Casertano mi risponde che su quel capitolo non vi era alcuna disponibilità.
E’ in questa occasione che decido di lasciare la direzione dell’Azienda, ma non solo per questo episodio.
Nel 2011 i parlamentari Zaccaria ,Morassut e Miotto fanno una interrogazione parlamentare al Ministro della Salute Fazio chiedendo di sapere perché il “progetto Martelli” per il recupero del Forlanini non aveva avuto un seguito.
Vengo sostituito da Aldo Morrone che inizia a trasferire le prime unità operative di pneumologia al San Camillo svuotando così il Forlanini, senza nemmeno una programmazione di dove dovessero essere allocate le varie unità operative.
Rimangono però diverse U O e servizi che non trovano posto nel San Camillo peraltro già affollato.
Chirurgia Toracica, chirurgia generale, otorinolaringoiatria , UCRI, endoscopia toracica, fisiopatologia respiratoria , cardiologia oltre a diversi servizi quali Anatomia patologica , laboratori di analisi, radiologia etc , oltre alla medicina nucleare (che non può essere trasferita per la mancanza di un bunker al San Camillo) rimangono al Forlanini ,ospedale pertanto volutamente azzoppato.
Per onestà intellettuale, se il Forlanini è stato accoltellato e reso in fin di vita ,è stato proprio dalla giunta della Polverini che ha portato con questi trasferimenti l’Ospedale ad agonizzare!!!!!!!!! Il colpo definitivo è poi opera di Zingaretti che ne ha decretato la chiusura definitiva nel 2015, Zingaretti che in effetti si è trovato davanti ad un soggetto (il Forlanini) in coma irreversibile
Nascono così vari comitati sostenitori del Forlanini, ma la politica sempre più cieca chiude i posti letto della Sanità Pubblica per dare l’accreditamento ai privati. Unica cosa realizzata per la quale ci sono voluti oltre 10 anni è la stazione dei Carabinieri di Monteverde nella palazzina 17 come da mio progetto.
Ecco chi sono i nostri amministratori : dall’agosto 2006 a tutt’oggi sono passati quasi 18 anni e nessuna amministrazione è stata capace di presentare un progetto per il recupero del Forlanini.
Hanno saputo solo svalutare il valore del Forlanini , che al catasto è stato valutato in 278 miloni di euro , portandolo a 70 milioni di euro con la delibera 766 del dicembre 2016!!!!!!!!
Oggi invece si vuole fare un regalo al Vaticano con l’idea di trasferire il Bambino Gesù al Forlanini, B G che solo nel Lazio ha ben sei sedi: Gianicolo. San Paolo , via Baldelli.Palidoro, Passoscuro e Santa Marinella.
Peraltro il Bambino Gesù ha 627 posti letto mentre il Forlanini una capienza di oltre 1400 posti letto.
A pensar male diceva Andreotti si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca: dietro questa manovra c’è certamente una grossa speculazione, conniventi i politici tutti ai danni del cittadino.
Non dico che il mio progetto fosse la cosa migliore da fare, ma non aver fatto niente lasciando andare il Forlanini verso un degrado per incuria è stato veramente grave.
Ci tengo perciò a sottolineare che in circa 18 anni nessun amministratore della Regione Lazio né di destra né di sinistra ha avuto una minima idea di cosa fare di questa struttura che ha fatto la Storia della Medicina nel mondo (e che nessuno di loro ha mai visitato per intero).
Mai mi sarei aspettata di ricevere uno schiaffone da questa serie di politici per nulla interessati alla sanità pubblica ma alle loro losche azioni quotidiane fatte nella riservatezza del cittadino .sapete perché hanno preferito chiudere il Forlanini ? Forse perché qualcuno di loro ci ha guadagnato bene lasciando la sanità pubblica in mano ai privati facendoli arricchire