Fonti ministeriali: non sarà ceduto al Bambino Gesù
Raffaella Leone
“Mi hanno contattato da La Pisana, al più presto porterò in Regione il mio piano di ristrutturazione del Forlanini”. No, non è ancora persa la partita per conservare l’ex ospedale nel patrimonio della sanità pubblica e questa volta l’uomo-chiave potrebbe essere il professor Massimo Martelli. E’ stato l’indimenticato primario del reparto di chirurgia toracica ( ancora oggi su Facebook si leggono post di pazienti che lo ringraziano e nei rari eventi pubblici si incontrano infermier* che ricordano il suo essere in reparto fin dall’alba), ha realizzato ex novo il reparto Ucri senza far spendere un soldo alla Regione. Gli si attribuiscono simpatie di destra, ma è lui che nel 2010 nominato commissario straordinario per il Forlanini dall’allora giunta di centro-destra Polverini si dimise per protesta contro il ‘tradimento’ della Polverini che gli aveva promesso di non chiudere l’ospedale, e denunciò i furti e le ruberie che aveva scoperto durante il suo pur breve mandato. Ed è lui che su richiesta della Polverini aveva presentato un articolato piano di ristrutturazione del Forlanini, tenuto in non cale dalla stessa Giunta.
Saranno gli sviluppi di questa tormentata vicenda a chiarire se il nuovo centro-destra oggi alla guida della Regione sarà capace, questa volta, di cogliere un’occasione preziosa, forse l’unica che rimane al di là degli escamotage ( tipo vendita all’Inail) messi in campo dai fautori della cessione. Del resto l’attuale presidente Rocca, che pure finora ha dimostrato di tenere in grande considerazione l’apporto del privato nella sanità pubblica, non si è mai esplicitamente unito al tripudio quasi generale che in questi ultimi tempi ha accompagnato l’ipotesi della cessione del Forlanini al Bambino Gesù, ospedale extraterritoriale di proprietà di uno Stato estero. Ipotesi tanto cara all’ex assessore pd alla sanità D’Amato, da costargli la rielezione e all’intero pd la guida della Giunta. L’unico che si è salvato- quando si dice il caso- è l’ex governatore Zingaretti oggi tra i senatori assiso e forse proiettato verso lidi europei.
Francesco Rocca, che in un recente passato ha diretto la Croce Rossa Italiana, sembra avere una sensibilità diversa. Oppure qualcuno del suo staff deve avergli segnalato che c’è un pronunciamento del Tar che a seguito del ricorso , presentato nel 2017, ha stabilito che il Forlanini è un bene pubblico indisponibile alla vendita e alla rendita. E recentemente, come riporta Giuseppina Granito su Sireneonline una interrogazione di Alessandra Zeppieri del Polo Progressista chiede se la Regione terrà conto del fatto che il Forlanini tra le altre peculiarità è anche sottoposto al vincolo di tutela come bene architettonico-culturale.
C’è un indizio in più che fa pensare che la cessione al Bambino Gesù fino ad oggi data per certa sia invece quanto meno incagliata: fonti ministeriali sotto stretto anonimato ( e sono due i ministeri coinvolti, esteri e sanità) fanno sapere che il Forlanini non sarà ceduto al Bambino Gesù. Dunque, palla al centro e pronti a ripartire.