Il mercato di San Giovanni di Dio e il mistero dei fondi ‘spariti’ dal bilancio capitolino
Interessante, non banale e nei limiti del possibile portatore di novità il confronto che si è svolto sul mercato prossimo venturo di San Giovanni di Dio , confronto in streaming sulla piattaforma zoom grazie alla (benemerita) iniziativa della redazione di SPQRDaily che con iMunicipidiRoma si propone di far parlare e mettere in collegamento virtuale amministratori e cittadini, senza per questo scavalcare i comitati di quartiere.
Novità nei limiti del possibile, perchè pur essendoci già un vincitore del bando di progettazione bisogna aspettare la proclamazione ufficiale allo scadere dei termini per gli eventuali ricorsi. Così abbiamo appreso, per bocca di Claudio Cardillo, presidente 5 stelle della commissione municipale urbanistica, mobilità e patrimonio, che i lavori potrebbero partire entro 6 mesi, una volta espletati i passaggi burocratici, che come sempre frenano/spengono anche le migliori intenzioni di chi governa, a Palazzo Chigi come in Campidoglio come a Via Fabiola. E una volta esaurito l’iter degli eventuali ricorsi , di cui sta per scadere il termine per la presentazione.
Il Campidoglio c’è di mezzo eccome, in questo dossier, così come c’è di mezzo la surreale vicenda del bilancio capitolino non approvato dal consiglio municipale nell’ultima seduta dell’anno.
Il problema lo solleva nella diretta streaming Elio Tomassetti, il capogruppo del Pd in municipio : quel bilancio non votato in Municipio per l’appunto prevedeva tra l’altro lo stanziamento dei circa 5 milioni di euro necessari per risanare il mercato e farne uno spazio fruibile H24, come luogo di aggregazione sociale e di iniziative culturali. E non è tutto: quei 5 milioni erano già spariti dal bilancio previsionale di Palazzo Senatorio prima del mancato voto in consiglio municipale.
Marco Giudici, vicepresidente del gruppo della Lega, rimanda con durezza la palla al Campidoglio (Roma è per tutti terreno da conquistare alle prossime elezioni comunali) e accusa la maggioranza che governa a via Fabiola di aver fatto perdere una grande occasione per riqualificare l’intero quartiere- compresa la viabilità e il sempiterno problema dei parcheggi- non mettendo ai voti il bilancio capitolino
Le domande- poche perché il format dello streaming é smart, vale a dire veloce- si concentrano proprio sulla viabilità e sull’ipotesi di spostare il capolinea del tram 8 a via Bravetta (cosa che non é prevista e neanche possibile, tranne immani lavori per eventualmente interrare l’attuale capolinea e far percorrere al tram un tratto di salita da funivia e non da tram metropolitano) sui parcheggi, che nel progetto approvato sono sotterranei e molto più numerosi rispetto ad ora.
E i banchi? E le licenze? E la sanificazione? Cardillo non può rispondere su materie che non sono di sua competenza ma chiarisce due passaggi essenziali: il mercato di san Giovanni di Dio- come altri mercati a Monteverde- attualmente è in una sede impropria, il progetto vincitore (quello che sarà proclamato ufficialmente dopo gli eventuali ricorsi, ma finora non ne sono stati presentati) lo riporterà in sede propria e nella sanificazione prevista rientra anche lo spazio destinato all’Ama. Ma soprattutto, Cardillo assicura che i fondi spariti dal bilancio torneranno a galla, a febbraio sarà tutto chiaro e il progetto potrà diventare esecutivo entro 6 mesi. E commenta: abbiamo aspettato 60 anni, possiamo ben aspettare 6 mesi. Vero, purché il mercato non diventi la nostrana parodìa del beckettiano Aspettando Godot.