Oggi no, neanche oggi si muoverà niente per la collina Bassi, impregnata d’acqua e già teatro di una frana – per fortuna senza feriti- nel 2015. Non si sono visti i tecnici del Comune che dovevano procedere “alla consegna delle aree dell’intervento denominato “Stabilizzazione Collina Monteverde … 2° Stralcio” ossia quello che prevede la messa in sicurezza del c.d. “fortino della madonnina” su Via Saffi e del Muro esistente su Via Podulak” come annunciato in una mail inviata dal responsabile del cantiere anche a a tutti i consiglieri del municipio XII.
Giancarlo li ha aspettati inutilmente – perdendo una giornata di lavoro- nel giardino della piazzetta belvedere Podulak, recintato da novembre e accessibile solo a chi è fisicamente in forma .
“Sono demoralizzato, di questi lavori sembra che non si interessi nessuno, per dirne una non sono mai stati fatti carotaggi per capire con che tipo di terreno si ha a che fare, si sa solo che qui sotto c’era un acquedotto romano”.
Lui vive in zona da 27 anni, è un esperto giardiniere che come volontario si prende cura della strada. Ha tagliato le erbacce che nel belvedere erano arrivate quasi ad altezza d’uomo, ha persino ritagliato un orto -avvertendo le autorità- in una striscia di terreno accanto al passaggio, e ogni giorno innaffia le piante.”Ci sono erbe aromatiche, e un albero di albicocche, che sono quasi mature, uno di fichi che stanno maturando, c’è il pesco però non produrrà frutti perchè è il suo anno di riposo”.
E’ convinto che al progetto per mettere in sicurezza la collina di monteverde – vasche con il cemento per reggere i pali fino all’altezza della strada- manchi una parte essenziale: “bisognerebbe togliere gli alberi e mettere della buona terra per evitare che la collina scivoli, anche le radici dei grandi alberi che ci sono ora non bastano più a trattenere il pendìo”.
Un lavoro immane, che riguarderebbe anche i lati della scaletta di legno che sale verso via Saffi. ” Un tempo era di marmo, è venuta giù e quella che c’è ora doveva essere provvisoria”, ricorda.
Forse martedì prossimo- altra data prevista nella mail- sarà la volta buona e i lavori ripartiranno davvero. Intanto a via Dall’Ongaro gli abitanti si chiedono dove metteranno le macchine -i cartelli di divieto ci sono , ‘incapucciati’ da quando dovevano iniziare gli interventi , prima che la pandemia fermasse tutto – e l’ Associazione Collina Monteverde segnala una criticità:
cosa succederà se a via Dall’Ongaro deve transitare un’ambulanza o un mezzo dei vigili del fuoco, come è già successo in passato? Visti i ritardi nei lavori, c’è da pensare che si troverà una soluzione anche a questo problema. Dategli tempo.