Raffaella Leone
No, non è stato semplicemente un altro giro di giostra, il presidio per ‘il Forlanini che riapre’ indetto dallo Spi-Cgil sotto la sede della regione, con la massiccia partecipazione dei membri del Coordinamento comitati e associazioni per il Forlanini bene comune. Qualcosa di concreto – poco o molto si vedrà- è venuto fuori dall’incontro con il solito Maurizio Veloccia (non si offenda Veloccia, non lo abbiamo scelto noi come front-man addetto al dialogo con i cittadini ammessi nelle stanze dei piani alti).
Intanto, ci sarà un nuovo incontro tra due settimane. E, udite udite, questa volta ci si siederà al tavolo di confronto con le carte in mano. Non quelle del progetto complessivo del riuso di tutto l’ospedale- chi sa se esiste questo progetto regionale, la Regione ha largheggiato in idee e proposte, ma mai in un progetto specifico e definito. No, si esamineranno invece le planimetrie della Rsa e della Casa della salute. E per la prima volta si cercherà seriamente dove allocarle, visto che la proposta delle palazzine di Via Folchi- ai margini del complesso ospedaliero- pare definitivamente tramontata. E’ comunque un passo avanti, che può convivere senza creare danni con la ( irrinunciabile per la Pisana ) delibera che candida il Forlanini a sede della ancora ipotetica Agenzia Europea biomedica.
Non è tutto: c’è anche un interesse manifestato dall’Università per un tecnopolo dedicato alla formazione tecnica universitaria (non meglio specificata), ipotesi che allarma il Coordinamento perchè sottrarrebbe spazi ai servizi sanitari.
Certamente la pressione della Cgil ha contato. Il sindacato conserva nonostante tutto una forza che chi governa non riconosce volentieri ai gruppi di cittadini auto-organizzati. E c’erano praticamente tutti i dirigenti della Cgil territoriale e della funzione pubblica a confermare la volontà di non mollare la battaglia per il Forlanini, fino a ipotizzare con il segretario Michele Azzola un’assemblea pubblica aperta a tutt* sotto la sede del Consiglio regionale. C’era anche lo striscione- e la rappresentante cigiellina- contro la violenza alle donne, ‘perchè nelle battaglie che contano la Cgil c’è’.
Non solo il sindacato, però. E’ la portavoce del Coordinamento,Luisa Stendardi, a parlare anche per chi oggi non c’è. ‘Abbiamo fatto tanti incontri con la gente, molti sono cresciuti quando il Forlanini era ancora in attività, molti ricordano i parenti ricoverati e curati al Forlanini, c’è ancora un legame profondo con gli abitanti del territorio’.
Restituire tutto l’ospedale al territorio è uno degli obiettivi di sempre del Coordinamento e anche della Cgil. Un piccolo passo avanti oggi è stato fatto, e una prima verifica ci sarà fra due settimane. L’estate incombe, e bisognerà sperare che non bruci tutto. O bisognerà prepararsi all’ennesimo presidio.