E’ diventata surreale la vicenda della scuola primaria Artom. La riapertura era già stata posticipata al 24 settembre, ma slitterà ancora di 4 o 5 settimane. Perchè tanto si prevede possano durare i lavori indispensabili per riaprire in sicurezza rispettando le norme anti-covid. Questo si sono sentiti dire i genitori- una delegazione ha incontrato ieri l’assessora Tomassi e i dirigenti del municipio- esasperati al limite dell’azione legale. Chiamata in causa dalla richiesta di accesso agli atti per verificare se i lavori fatti nella scuola rispettano le nuove norme per il contenimento della pandemìa, la asl ha risposto che è tutto da rifare. Lo stesso ingegner Gaudio, responsabile del progetto di adeguamento degli spazi- che dovranno accogliere anche una parte dei bambini della Girolami- aveva già sospeso i lavori, consapevole evidentemente che quel progetto era irrealizzabile.
E non è finita: di fronte ai genitori esterrefatti l’assessora alla richiesta di indicare i responsabili di questo pasticciaccio veramente brutto ha puntato il dito contro i dirigenti del suo stesso dipartimento. E alla fine ha attribuito la responsabilità di questa situazione agli stessi genitori, colpevoli a suo dire di non volere i bambini della Girolami e soprattutto di aver ostacolato i lavori chiedendo di accedere agli atti.
Di trasparenza comunque non ce n’è neanche in quest’ultimo passaggio: per esempio non è dato sapere quali lavori saranno effettuati. Ai genitori che dopo il lock down sono tornati al lavoro non resta che organizzarsi:nonni, parenti (il nostro vero e sempre attivo welfare) , baby sitter per chi non ha parenti in zona. E sperare per l’ennesima volta che questa sia quella buona.