Piena di gioia e di buoni manicaretti la festa ‘improvvisata’ di Monteverde Solidale
Un imprevisto ha costretto a tenere all’aperto invece che nel teatro della scuola Oberdan il tradizionale appuntamento ripristinato dopo i due anni di stop imposti dal Covid.
di Luisa Stendardi
Dopo una lunga pausa durata quasi tre anni, a causa della pandemia, Monteverde Solidale , l’associazione di volontari che da dieci anni si occupa dell’insegnamento della lingua italiana agli stranieri , è tornata a festeggiare l’arrivo delle vacanze natalizie con lo scambio di auguri e l’assaggio di piatti tipici ,provenienti da diverse parti del mondo.
L’appuntamento era previsto nel teatro della scuola Oberdan, che ospita stabilmente nelle sue aule l’attività dell’associazione. In questa occasione speciale però , al posto della lezione,si era deciso di organizzare la tradizionale festa di fine anno con l’impegno da parte di tutti, insegnanti e alunni di preparare cibi tradizionali , accompagnati anche da canti e musica.
Tutto era pronto, alle 18,00 per accogliere i festeggiamenti, quando gli organizzatori si sono accorti che la scuola era al momento inagibile a causa di un guasto elettrico che ha lasciato al buio tutto l’edificio. Che fare? Mentre gli insegnanti e gli altri volontari si ritrovavano davanti al portone con pacchi e pacchetti , gli alunni di varie nazionalità : Bangladesi , la maggioranza, ma anche Ucraini, Sudamericani e Africani iniziavano ad arrivare con le mani occupate dai piatti preparati a casa. Dopo qualche comprensibile momento di smarrimento ,si è deciso di apparecchiare comunque la festa all’esterno del portone principale con qualche tavolo improvvisato. Rimandare tutti a casa sarebbe stato davvero troppo triste, dopo due anni di mancati festeggiamenti, a causa della pandemia.
Così in pochi minuti, sotto la luce dei lampioni, la festa ha avuto inizio e, in poco tempo , la piazzetta si è riempita di tanti giovani , anche amici degli alunni che normalmente frequentano la scuola d’italiano. Gli iscritti di quest’anno scolastico sono sensibilmente aumentati, ci hanno riferito i responsabili dell’Associazione , rispetto agli anni precedenti. Attualmente sono in funzione 4 classi , due di livello A0, principianti assoluti ,arrivati da poco in Italia o che comunque hanno acquisito una scarsissima conoscenza della lingua, una classe di pre A1, conoscenza minima , 1 di A1, conoscenza elementare, 1di A2 , conoscenza media. A queste classi di adulti si sono affiancati altri due gruppi di adolescenti, divisi a seconda dell’età e delle competenze linguistiche acquisite. Complessivamente la scuola accoglie oggi 130 iscritti, di cui 18 ragazzi adolescenti tra i 15 e i 18 anni. (Tutte le indicazioni sulla pagina Facebook Monteverde Solidale OdV).
La domanda dell’insegnamento dell’italiano è in continua crescita, in relazione anche all’andamento dei numerosi ricongiungimenti familiari che hanno visto aumentare nel quartiere il numero complessivo della popolazione straniera, soprattutto di origine bangladese. La domanda è in aumento anche tra i giovanissimi utenti che spesso si trovano in grande difficoltà nel seguire il percorso della scuola media o superiore ,se non hanno iniziato a frequentare la scuola italiana sin dalle prime classi delle elementari. Per fare un esempio ,un ragazzo o una ragazza che arriva per la prima volta in Italia a tredici anni, viene inserito nella classe corrispondente alla sua fascia d’età senza alcun supporto nell’apprendimento della lingua italiana. Questa purtroppo è una grave carenza del sistema scolastico italiano.
L’associazione Monteverde Solidale collabora anche con l’Istituto Federico Caffè per l’insegnamento dell’italiano ad alunni stranieri segnalati dai propri insegnanti e con l’associazione Coloriage,un laboratorio di sartoria sociale fondato nel 2019 e aperto a persone inoccupate, migranti e richiedenti asilo, soprattutto di origine africana.
Verso le 20,00 ,la festa improvvisata all’aperto stava per finire ,quando un gruppetto di ragazze , a piedi nudi , con la musica di sottofondo, si sono esibite in un ballo tradizionale che ha concluso la festa in una tiepida, per fortuna, serata d’inverno.