Raffaella Leone
Succede che tre assenze per’ doveri istituzionali’ nella solida maggioranza di centrosinistra della Giunta municipale fanno mancare il numero legale (e qui la sorpresa) nella votazione di una importante delibera della stessa Giunta- primi firmatari il presidente Tomassetti e la vice, Alessia Salmoni- assessora alle politiche delle attività produttive (lei presente e parlante ) cioè la delibera riguardante il trasferimento temporaneo del mercato di piazza San Giovanni di Dio ,che durante i lavori di riqualificazione dovrebbe spostarsi nell’area compresa tra Piazza Madonna della Salette, via Fabiola in continuità con la piazza e via Ghislieri. Poco male per la Giunta, la delibera passa tranquillamente il giorno dopo nella seconda convocazione del Consiglio municipale, Tomassetti presiede, L’opposizione ( presente a ranghi compatti ma non sempre parlante con una sola voce) protesta a gran voce ma non insiste più di tanto sullo scivolone della Giunta.: tanto hanno comunque i numeri per fare quello che vogliono, si commenta. .Unica defezione tra gli avversari politici quella di Francesca Severi, capogruppo della lista Calenda Sindaco, che non sta bene, come si è visto durante la breve apparizione a via Fabiola.
Il sì alla delibera è il primo passo, indispensabile, di un percorso lunghissimo che porterà alla fine, si prevede nel 2026, al bando di gara europeo da 17 milioni di euro, che deve contenere, secondo procedura, anche l’indicazione dell’area temporanea del mercato. Per le opposizioni questa delibera è un progetto vuoto, senza indicazioni su tempi e modalità del trasloco e senza un confronto con gli operatori e gli utenti del mercato. Si sentono parole forti- ‘è uno scempio’, grida Pietrangelo Massaro, capogruppo di Forza Italia e vice presidente del Consiglio municipale ,ma i toni accesi vengono da tutte le opposizioni, tanto da surclassare in questa occasione lo stesso capogruppo di Fratelli d’Italia Gianni De Lucia- uomo cordiale ma di solito’ tuonante’ contro la Giunta-, in questa occasione sostenuto dal collega di partito e altrettanto infervorato Alessandro Petroli. Veemente e puntiglioso il capogruppo dei 5 stelle Lorenzo Di Russo, protagonista della giornata non fosse altro che per numero di interventi.
La Giunta ovviamente difende a spada tratta la delibera, dal giovane Mario Sala al più ‘ navigato’ Augusto Rossi. “Non è vero che è un progetto vuoto e che non ci siamo confrontati con i cittadini e gli operatori- dice Alessia Salmoni- abbiamo fatto riunioni su riunioni in commissione, abbiamo cercato di tutelare al meglio le esigenze di quel centinaio di famiglie che dipendono dal mercato. Abbiamo fatto sopralluoghi anche a Largo Ravizza che sta tanto a cuore alle opposizioni , ma davvero si pensa possibile mettere un mercato davanti a una scuola, con bambini e ragazzi che entrerebbero e uscirebbero dall’edificio in orario di piena attività del mercato? Ora stiamo aspettando di sapere quanti operatori decideranno di sospendere la licenza durante i lavori, prima di fine anno contiamo di conoscerne il numero. Sappiamo che ci saranno disagi ma sappiamo anche che il mercato non può restare nelle condizioni in cui è’
Ci saranno ingorghi continui, prevedono i contrari alla delibera e molti pessimisti. L a viabilità è ‘ infatti l’argomento principe del secondo giorno di convocazione. Piovono emendamenti – quello del capogruppo della Lega Giovanni Picone è scritto a mano su un foglietto– il che infastidisce l’omologo del Pd Renato Midiri -ed è firmato anche da Fratelli d’Italia e Forza Italia. Finiranno tutti in vari Ordine del Giorno, ma l’unico approvato sarà quello della maggioranza- illustrato dalla vice presidente della commissione cultura Isabella Cognatti e sostenuto anche dai due non piddini in Giunta Fabio Magrini, di Sinistra Civica Ecologista e Gianna Costantini, della Lista Civica Gualtieri sindaco -che chiede di ripristinare prima la viabilità a via Zambarelli e a via Vitellia. Significherebbe fermare tutto il progetto di riqualificazione del mercato e ricominciare tutto da capo. Ma gli ODG non sono esecutivi, non impegnano la Giunta ad agire, fa notare l’opposizione, E la polemica può continuare.