Sì da Via Fabiola al Piano Sociale che piace in parte anche alle opposizioni. Parla Alessandro Alongi
Raffaella Leone
Votanti 13, astenuti 1, contrari 1, favorevoli 11, in Consiglio approva. E’ la tarda mattina del 31 luglio quando nell’aula consiliare di Via Fabiola passa la delibera che dà l’avvio al Piano Sociale municipale, non senza qualche difficoltà e qualche sorpresa. Anticipando le conclusioni, c’è da registrare che la maggioranza di sinistra è solida sì, ma non è compatta. E che gli emendamenti presentati dalle opposizioni e votati anche dalla maggioranza rappresentano una sorta di pronunciamento della Cassazione , dopo le tre riunioni improduttive in commissione, su un testo, quello del Piano sociale, che ora andrà emendato. Testo difeso dall’assessore alle politiche sociali Fabio Bomarsi, ‘padre’ del provvedimento, che ha ribattuto punto per punto alle osservazioni delle opposizioni.
Che qualcosa per la maggioranza non andasse nel verso giusto lo si era capito quando la prima convocazione è fallita per mancanza del numero legale, con le assenze più pesanti proprio nel campo della maggioranza: colpa del caldo, e dello scarso senso di responsabilità dei consiglieri assenti- commenta uno dei consiglieri che invece è presente . La conferma della crepa è arrivata quando Fabio Magrini, consigliere di Sinistra Civica Ecologista, regolarmente presente anche alla prima convocazione, non ha partecipato al voto finale, soprattutto per ragioni di merito, cioè per quello che il Piano Sociale prevede o non prevede.
Pensavo di essere l’unico a rappresentare l’opposizione ma vedo che non è così, ironizza Gianni De Lucia, capogruppo di Fratelli d’Italia-Giorgia Meloni. E’ suo l’unico voto contrario al Piano Sociale, dopo un intervento durissimo sulle realizzazioni di un Municipio che- dice De Lucia- si vanta di dedicare il 70% degli interventi al sociale ma in realtà da anni non organizza centri estivi per gli anziani che spesso restano soli in città, da anni non ha un piano-freddo municipale, si è presentato in commissione con un pacchetto già confezionato, ha dovuto restituire circa 700mila euro perchè non è stato capace di spenderli in progetti utili (in realtà all’incirca 160mila euro torneranno al Comune, poco meno di 600mila euro rientreranno invece nella disponibilità del Municipio, ndr).
Le altre opposizioni parlano con gli emendamenti, che il capogruppo pd in Consiglio Midiri appoggia riconoscendo che il Piano si può integrare. Francesca Severi, capogruppo della lista Calenda sindaco, e Lorenzo Di Russo capogruppo del Movimento 5 stelle, si alternano nell’illustrare gli emendamenti che poi saranno accolti. Anche in questo caso si parla di aspetti centrali che il Piano trascura, primo fra tutti l’accoglienza e l’assistenza ai senza casa, che prevedibilmente -con il Giubileo e la stazione Trastevere diventata punto di snodo importante – rappresentano un’incognita di cui tener conto da subito, così come da subito è meglio basare il Piano Sociale su una mappatura di quelle che sono le reali esigenze dei monteverdini a cui è destinato, con un occhio particolare alla riduzione dei tempi di attesa.
Alessandro Alongi pd, vicepresidente vicario del Consiglio e attivissimo presidente della commissione Politiche Sociali ,in questa intervista a Qui Monteverde.it illustra i contenuti del Piano.
Che cosa prevede di preciso il Piano Sociale approvato dal Municipio? ll Piano Sociale prevede diverse linee strategiche e priorità di intervento. Queste includono l’implementazione di servizi di prossimità, il sostegno a famiglie e minori, il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, e l’assistenza a persone con disabilità e anziani. Specifici obiettivi includono la promozione dell’inclusione lavorativa per adulti e persone con disabilità, la riduzione dei tempi di attesa per i servizi, e il supporto a minori e famiglie a rischio di isolamento sociale. I servizi sociali di prossimità, come delineati nel “Piano sociale 2024” del Municipio Roma XII, si riferiscono a un insieme di interventi e servizi destinati a supportare i cittadini in difficoltà, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione. Questi servizi sono progettati per essere accessibili e vicini al territorio, al fine di facilitare l’accesso degli utenti e fornire un supporto integrato e continuo. Un esempio concreto è il “Segretariato Sociale e di Prossimità – Punto Unico di Accesso (P.U.A.)”, che funge da sportello centralizzato per l’accesso ai servizi sociali. Questo punto di accesso permette di intercettare le esigenze dei cittadini e di indirizzarli verso i servizi adeguati, come il supporto per le famiglie in difficoltà, gli anziani non autosufficienti, le persone con disabilità, o i soggetti a rischio di emarginazione sociale. Altri esempi di servizi di prossimità includono lo “Sportello LGBTQIA+”, che fornisce supporto e consulenza specifica per la comunità LGBTQIA+, e il “Progetto Polo civico integrato di mutualismo sociale”, che mira a creare reti di supporto comunitario per contrastare l’isolamento sociale e promuovere l’inclusione. Questi servizi si basano su una stretta collaborazione con il terzo settore e le organizzazioni locali, e sono finanziati attraverso un mix di risorse municipali, regionali e nazionali. L’obiettivo principale è quello di creare un sistema di welfare inclusivo e capillare, capace di rispondere tempestivamente ai bisogni emergenti dei cittadini.
Ci sono previsioni di spesa e relative coperture? Il Piano Sociale è finanziato principalmente attraverso il Fondo Povertà e il Quota Servizi Fondo Povertà (QSFP). Sono previsti fondi per vari interventi, come il sostegno economico a minori indigenti, il mantenimento in struttura per minori dati in affido, e servizi per persone con disabilità. Tuttavia, allo stato attuale il Municipio XII non ha ancora destinato un fondo specifico per gli interventi e i progetti previsti per il Piano Sociale Municipale. Tutti i progetti pensati, per la gran parte rispondenti ai bisogni del territorio e della sua popolazione, si attiveranno come detto prima con i fondi QSFP, previa approvazione degli stessi da parte dei competenti uffici del Dipartimento Politiche Sociali, permettendo così agli organi municipali di avere un’idea realistica della spesa da dedicare al Piano Sociale Municipale 2024/2026.
Da quando diventerà operativo? Il Piano Sociale è previsto per essere operativo dal 2024, con azioni e monitoraggi specifici pianificati per ogni anno fino al 2026. Ad esempio, l’inizio di alcune attività è previsto già quest’anno, come ad esempio l’avvio del Coordinamento del volontariato sociale e l’Elenco degli psicologi e psicoterapeuti disponibili ad offrire le proprie prestazioni a prezzi calmierati a favore dei cittadini. In particolare vorrei soffermarmi proprio su queste due innovative iniziative. Il Coordinamento del volontariato sociale è un luogo aperto e permanente in Municipio dove decine di associazioni, enti del terzo settore e protagonisti del volontariato si incontrano e si adoperano con iniziative varie di sostegno alle famiglie, ai senza-tetto, e a tutti i soggetti colpiti dalla crisi o comunque in difficoltà. È fondamentale mettere in rete e in condivisione il lavoro dei singoli gruppi di volontariato che, con difficoltà e passione, ogni giorno cercano di fare in modo che nessuno rimanga solo, talvolta anche sostituendosi e supplendo alle carenze delle istituzioni locali. L’Elenco municipale di psicologi e psicoterapeuti disponibili ad offrire i propri servizi alla popolazione municipale a prezzi calmierati, invece, nasce dalla consapevolezza delle difficoltà incontrate dai servizi sociosanitari specialistici nel fornire una risposta completa e tempestiva alle crescenti istanze di disagio psicosociale presentate dalla popolazione. Sempre più spesso, infatti, le persone che si rivolgono al Servizio Sociale municipale si trovano ad affrontare problemi economici e difficoltà nel trovare psicologi affidabili a cui rivolgersi per ricevere aiuto. Per questo, grazie all’Elenco, sarà possibile per i cittadini facilitare e velocizzare l’individuazione di servizi psicologici, semplicemente attraverso l’accesso al sito web del Municipio o al servizio sociale del Municipio e del Segretariato Sociale. I prezzi praticati dai singoli professionisti saranno equivalenti a quelli di un ticket sanitario pubblico, così da permettere a tutti l’accesso a questo importante servizio.
Ha una data di scadenza? Il Piano ha una durata triennale, coprendo il periodo 2024-2026. Al termine di ogni anno di vigenza, è previsto un report per verificare l’attuazione delle azioni e l’avanzamento degli obiettivi specifici.
Chi controllerà che non resti una delle tante buone intenzioni non attuate o attuate in minima parte)?
l controllo dell’attuazione del Piano è affidato all’Ufficio di Piano del Municipio XII. Questo ufficio è responsabile del monitoraggio continuo delle attività e dell’elaborazione di report che valutano il progresso verso gli obiettivi stabiliti. Inoltre, è prevista la collaborazione con vari attori del territorio, inclusi enti del terzo settore e associazioni, per garantire un’implementazione efficace e partecipata delle politiche sociali.