Raffaella Leone
Si parla di soggiorni estivi per i disabili e di tanto altro, nella riunione in streaming della Consulta DI del municipio dodici, e subito ci si trova a guardare in un baratro di orrrori burocratici, di insensibilità politica, di ingiustistizie consumate sui più fragili. Tanto che, a prescindere dalle simpatie politiche, viene spontaneo solidarizzare con Francesca De Mieri, la presidente della Consulta. Amareggiata, delusa, e tuttavia decisa a restare in campo fino a settembre, quando la Consulta dovrà essere sostituita. ‘Non ci ascoltano, ci chiedono pareri che cadono nel vuoto, non tengono in conto i nostri suggerimenti’.
Quest’anno le domande di partecipazione sono aumentate, i soldi no. E questo è già un grande problema.Poi c’è tutto il resto: un regolamento farraginoso, la frammentazione delle competenze tra la Asl- in questo caso la Roma3- che supervisiona le richieste e la Croce Rossa Italiana che appalta a cooperative di operatori l’assistenza, e in ultimo ma non per ultimo la sordità della politica, a cui non è possibile e non è giusto rassegnarsi.
Manca il personale alla Asl, mancano gli operatori alle cooperative, manca una programmazione seria, sono soprattutto le grandi disabilità ad essere penalizzate. Mare, montagna, collina, dove andranno questa estate le persone disabili? Non si sa, non è indicato, e il timore più che reale è che i soggiorni ‘estivi’ possano in realtà svolgersi a settembre, sperando nella clemenza metereologica.
Altro che i ‘lacci e lacciuoli’ che l’allora governatore di Bankitalia Guido Carli indicava come freno al sistema produttivo. Burocrazia, incompetenza, disorganizzazione sono un cappio a volte persino crudele che sta soffocando l’assistenza alle disabilità. Lo sa bene Maria Cidoni, combattiva partecipante alla riunione e madre di Barbara. A 82 anni lei è stata costretta ad uno sciopero della fame di 5 giorni per ottenere qualche operatore in più al CEM, il centro di educazione motoria- anch’esso gestito dalla Cri, Una specie di beffa, visto che i 4 operatori nuovi sono andati a sostituire altrettanti operatori assenti per vari motivi. Lei è pronta a ricominciare lo sciopero della fame, questa volta a staffetta, perchè come scrive nella sua pagina Facebook, ‘oggi ci vuole poco a lottare contro chi si sente invincibile, basta non averne paura. (La mamma di Barbara)’.