E’ alle viste la nuova riunione tra rappresentanti della Regione e delegati del Coordinamento comitati per il Forlanini bene comune. Anzi, ci sarebbe già una data ma visti i precedenti (e la crisi di governo in corso anche se non ufficializzata) il condizionale é più che mai d’obbligo.
Come una corrente carsica il tema del futuro dell’ospedale quasi del tutto dismesso torna periodicamente a galla. Il merito in questo caso va allo Spi-Cgil, indomito sindacato che ha sposato la causa della riapertura. E una parte di merito va anche alla Lega, alla consigliera regionale Laura Corrotti: all’ennesimo tentativo è riuscita a far approvare dalla Pisana 2 ordini del giorno che dovrebbero (anche in questo caso il condizionale è d’obbligo) fare almeno un pò di chiarezza.
Citiamo dall’articolo del sito Sireonline che a proposito dei 2 ordini del giorno recentemente approvati in Consiglio Regionale scrive: il primo, autorizza lo stanziamento di 10 milioni per ristrutturare il corpo centrale dell’edificio; con l’altro la rappresentante dell’opposizione in consiglio regionale ha ottenuto l’impegno della giunta a destinare gli stessi padiglioni “all’uso sociosanitario indispensabile per i cittadini”, allontanando lo spettro di una riconversione a uffici di una istituzione europea che deve ancora prendere forma: l’agenzia di ricerca biomedica, riconversione peraltro ufficializzata, questa sì, in un atto consiliare della maggioranza pentastellata.
Dunque 10 milioni di stanziamento autorizzato. Da dove sono spuntati ? E per ristrutturare quale parte del grande corpo centrale?
Lo scetticismo prevale. “Ho l’impressione che per l’ennesima volta vogliono solo prendere tempo in attesa che la pressione si calmi’, commenta Giuseppina Granito, direttrice di Sireneonline e portavoce, come rappresentante di Italia Nostra nel Coordinamento dei comitati per il Forlanini, della necessità di tutelare e ripristinare il complesso ospedaliero anche nel suo valore architettonico e monumentale.
“Non è questione di essere ottimista o pessimista, io personalmente non so cosa aspettarmi dal prossimo incontro”.
Ci sarebbe l’impegno preso dai rappresentanti regionali presenti al sopralluogo di dicembre (e uno di questi è Veloccia, vicecapo di gabinetto di Zingaretti) di interessare la Asl Roma 3 per una ricognizione e successivo parere. Ci sarebbe, se non fosse che la Asl Roma3 vuole potenziare la presenza a Ostia e Fiumicino, e invece non sembra interessata a investire nei distretti di Monteverde e Portuense.
La ipotizzata ricognizione con successivo parere non risulta nell’agenda della Asl. Ci sarà ancora da combattere, questa é l’unica certezza.