di Luisa Stendardi
L’appuntamento era fissato per le quattro del pomeriggio di ieri 4 Ottobre a Piazzale Aldo Moro. La stessa piazza che nel Maggio del 2019 lo aveva accolto con canti e cori “Mimmo Mimmo,” e “Bella Ciao” quando Forza Nuova aveva minacciato di impedirgli di parlare nell’aula 1 della facoltà di Lettere. Allora, era il tempo del Goveno giallo – verde,il Conte 1 ,il partito Cinque Stelle e la Lega di Salvini governavano insieme. L’invito a Mimmo Lucano a raccontare l’esperienza di accoglienza e convivenza del piccolo comune di Riace, subì forti attacchi e la concreta minaccia del gruppo neofascista di Forza Nuova di togliergli la parola. La reazione democratica di migliaia di studenti e cittadini fu imponente, Mimmo fu accolto e scortato fino all’Aula 1 dove parlò sommerso dagli applausi , mentre al piccolo corteo di Forza Nuova fu impedito di varcare la soglia dell’Università. Da allora sono passati poco più di due anni e nessuno avrebbe potuto immaginare quanto accaduto lo scorso 30 Settembre 2021,quando il tribunale di Locri ha condannato Mimmo in primo grado a tredici anni , una pena durissima e da molti ritenuta inadeguata e sproporzionata rispetto alla consistenza dei reati contestati .
Ieri anche Roma ha accolto virtualmente Mimmo con grande calore. E’ stato un abbraccio di centinaia di studenti, cittadini ,donne e uomini che vedono nell’immigrazione l’opportunità di costruire una società più aperta e giusta e non un pericolo o una minaccia. La capitale è arrivata un pò in ritardo rispetto alle manifestazioni che , all’indomani della sentenza di condanna del 30 Settembre,( l’ex sindaco di Riace è stato condannato in 1° grado a 13 anni e 2 mesi ), hanno portato in piazza tante persone in altre città d’Italia. Ma a Roma si votava fino alle 15,00 per l’elezione del sindaco e mentre la folla si radunava nel piazzale, arrivavano sui telefonini le notizie dei primi exit poll e correvano le voci tra i manifestanti: “Forse la Raggi va in vantaggio… In testa Michetti, no Gualtieri…” Ma le elezioni non erano l’argomento della piazza, che si stava organizzando con stricioni e cartelli colorati
A ridosso della fontana si alternavano al microfono gli interventi ,in realtà poco udibili ,anche per la conformazione aperta del piazzale ,Hanno preso la parola le reti studentesche che per prime hanno raccolto l’appello a manifestare e di seguito gli altri organizzatori e partecipanti; ANPI, ARCI,Emergency, Amnesty International, l’associazione Libera di Don Ciotti, Mani Rosse antirazziste, Medici contro la Tortura e tanti altri Comitati locali, tra questi presente anche Monteverde antirazzista , Reti di pace e Beni comuni XII dal quartiere Monteverde. Tra i partiti politici : Potere al Popolo, Rifondazione , Sinistra italiana. e ,al di là delle sigle, tanti giovani con le loro parole d’ordine : “Siamo tutti Mimmo Lucano, la Solidarietà non si condanna, Restiamo umani. “
Il Coro di Giovanna Marini , la famosa cantautrice dei canti della Resitenza, ha intonato diversi pezzi musicali e infine verso le diciotto una giovane studentessa ha annunciato che ,dopo lunghe trattative , la questura aveva autorizzato i manifestanti a raggiungere in corteo la vicina Piazza Indipendenza , dove è collocata la sede del Consiglio Superiore della Magistratura. Alla notizia è seguito un lungo applauso e al grido di “Siamo tutti Mimmo “i manifestanti hanno iniziato ad incollonnarsi per sfilare ordinatamente con i loro striscioni
E’ arrivata la sera e un forte vento di scirocco sferzava il corteo che nel frattempo aveva accolto altre persone, gente che partecipava prima di tornare a casa dal lavoro o da altre occupazioni. La polizia ha seguito con discrezione il corteo e arrivati sotto il palazzo del Consiglio superiore della Magistratura si è intensificato il rullo dei tamburi insieme ai i cori e al lancio dei fumogeni.
Questa protesta non voleva significare la messa in discussione dell’autonomia della magistratura , è stata una protesta nata dall’indignazione verso la sorprendente condanna di un uomo che ,come sindaco e rappresentante delle istituzioni, ha cercato di costruire una reale e concreta possibilità di convivenza tra migranti che fuggono dalla guerra e dalla miseria e cittadini della terra di Calabria, quella parte d’Italia e d’Europa , depressa e abbondata, che aspetta da secoli una rinascita umana ,culturale ed economica. E’ oppurtuno ricordare che il modello Riace è conosciuto più all’estero che in patria , la rivista Fortune nel 2016 ha inserito Mimmo tra le persone più influenti del mondo e al suo esempio di accoglienza sono stati dedicati studi e articoli a livello internazionale. Nel 2019 i neofascisti di Forza Nuova non riuscirono ad impedirgli di parlare alla Sapienza e tutta la stampa e l’informazione democratica diede allora grande risalto a quella manifestazione. Oggi ,nel 2021 i giovani studenti e i cittadini democratici non intendono lasciare solo Mimmo Lucano di fronte al peso di questa incredibile condanna, che arriva mentre l’Europa continua a non offrire nessuna soluzione adeguata e credibile al fenomeno epocale dell’ emigrazione.