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Valle Galeria, arriva anche una discarica di materiali inerti? L’allarme dei residenti

dal sito Valle Galeria ora basta

Abbiamo dato. già dato. Nell’estate caldissima dell’emergenza rifiuti per i residenti di Valle Galeria c’é un problema in più: la possibilità che nella zona sia creata un’ altra discarica, ufficialmente per ora di materiali inerti, ma domani chissà. Contro questa prospettiva un centinaio di residenti si sono ritrovati per un’assemblea cittadina dai toni più che allarmati. Del resto secondo le anticipazioni trapelate e non confermate il prossimo piano regionale rifiuti in arrivo a giorni prevederebbe appunto piccole discariche di quartiere, per così dire di servizio, che dovrebbero ospitare la spazzatura prima del trasferimento nei siti e/o impianti preposti.

All’origine delle preoccupazioni , condivise come il no netto dai Municipi XI e XII, c’é la richiesta della New Green Roma srl di utilizzare la cava di Monte Carnevale, località Malnome, come una discarica per materiali inerti (ma all’inizio c’era pure l’amianto). Pur essendo stata respinta all’inizio di quest’anno in sede di conferenza dei servizi, la richiesta ha ottenuto il parere positivo lo scorso 27 febbraio da chi doveva elaborare la Valutazione di Impatto Ambientale. Ora, la cava dista appena 300 metri da una riserva naturale, fanno notare al comitato di quartiere, e la discarica si aggiungerebbe a quelle già esistenti: nel raggio di 5 chilometri quadrati ci sono due discariche in via della Pisana, una in via Portuense e una in via Magliana. Spulciando i documenti, il comitato di quartiere ha notato fra le prescrizioni- quindi i divieti- riferimenti al percolato, il liquame che si forma dal deperimento dei rifiuti solidi. Ma cosa c’entra il percolato con i rifiuti inerti? Da qui il sospetto che non (o non solo) di inerti si tratti. C’é da aggiungere che Ponte Malnome ospita tuttora il sito di trasferenza attivato dopo l’incendio del TMB del nuovo salario, che la sindaca aveva promesso di chiudere entro 180 giorni e che invece é ancora aperto e ora lavora il triplo dei rifiuti. Insomma, la speranza di non essere assediati da miasmi e aria irrespirabile per ora resta sospesa. Quanto a lungo, nessuno lo sa.

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