Villa Pamphilj si tenta di non abbattere la fauna non contagiata. Permesso speciale per nutrire le colonie feline
Raffaella Leone
Anche i responsabili, se sono ‘responsabili’, hanno un cuore. E’ quello che viene da pensare quando Paolo Arca, presidente dell’Associazione per Villa Pamphilj, mi parla dell’intenzione di salvaguardare la fauna in Villa- la chiama semplicemente così, come del resto fanno tanti monteverdini, intenzione espressa dal dott Valentini, responsabile della ASL veterinaria RM3 che ha preso in mano la questione del contagio da aviaria e ha già avviato gli indispensabili controlli. Oche, anatre, e il cigno Romeo sono stati isolati e verranno messi sotto osservazione.
‘Nel nord Italia in casi come questo spesso si scelgono soluzioni radicali, vale a dire l’abbattimento. A Villa Pamphilj, lo sanno tutti, c’è un legame profondo, anche affettivo, con gli animali che vivono nel laghetto e intorno, quindi saranno isolati e controllati e saranno prese tutte le misure necessarie ad impedire che l’aviaria si diffonda. ‘
Non è escluso che la villa possa riaprire prima dei 10 giorni stabiliti nell’ordinanza comunale. Nel frattempo, la zona est è chiusa, non entrano nemmeno i giardinieri, meno che mai i proprietari dei ‘pelosetti’ a quattro zampe . Proprietari non sempre disposti a seguire le regole suggerite da chi ha a cuore la villa e il suo patrimonio ambientale e paesaggistico. Anzi, qualcuno già sospetta oscuri maneggi dietro quella che è invece una elementare decisione a tutela della salute pubblica. Entreranno- ma con un permesso speciale e accompagnate- solo le volontarie che ogni giorno portano il cibo alle colonie di felini che hanno scelto la villa come luogo di residenza. Anche Romeo e Orietta avevano messo sù casa nella villa. Nel laghetto ora Romeo è rimasto solo, ma l’Associazione per Villa Pamphilj già pensa di attivarsi per trovare una nuova compagna al cigno. Naturalmente quando sarà passata questa bufera che per gli avicoli si chiama aviaria.
Le foto che illustrano l’articolo sono dal sito dell’Associazione per Villa Pamphilj