A mente libera. Il festival dell’economia carceraria
Mostra-mercato in corso fino al 3 ottobre a Largo Ascianghi (accanto al Nuovo Sacher)
di Paolo Strano
Oggi è il secondo giorno del Festival Nazionale dell’Economia Carceraria 2021
Il lavoro, la capacità di dare sfogo alla propria creatività, la forza di rimettersi in gioco, la voglia di
sviluppare certe attitudini che, prima di quel momento, nessuno avrebbe mai pensato di avere, questo e molto altro
La vita professionale all’interno e all’esterno del carcere (in esecuzione penale esterna) è un racconto invisibile a cui, solo grazie alle Cooperative che lavorano in questo contesto, si riesce a dar voce.
Una visione nuova che porta a galla la forza dei reclusi, una forza che rinsalda persone che trovano
una propria professionalità impegnandosi in attività che, prima di quel momento, non avrebbero
mai pensato di saper sviluppare.
Spesso sono dei bravi artigiani o dei creativi chef, si cimentano nel cucire o nel produrre birra. La
vita in carcere è anche questo e, tutto ciò, potrete vederlo, assaggiarlo, ed ascoltarlo oggi fino alle 22, e domani Domenica 3 Ottobre fino alle 18.
Le tre giornate al WeGil sono un’occasione imperdibile per introdurre il pubblico nel mondo
‘produttivo’ delle carceri, luoghi dove ancora a fatica il ‘trattamento’ si orienta verso il futuro
reinserimento socio-economico del detenuto tramite la formazione e, conseguentemente, il lavoro.
Ma l’economia carceraria è anche arte, dialogo e discussione, racconto, riscatto e rinascita,
esperienza altra di vita che provoca domande e riflessioni sulla struttura stessa della nostra società.
Il Festival dell’Economia Carceraria raccoglie Istituzioni, Garanti, persone sottoposte a misure
restrittive della libertà, studenti, artisti, cittadini, esplora il mondo degli istituti penali in quanto
specchi della comunità a cui appartengono nonostante i muri, e riflessi del suo grado di senso civico, rispetto per la persona, umanità.
info@economiacarceraria.it