Per un modello alternativo della vita di/nel quartiere

di Andrea Gattamelata a nome dell’assemblea di Monteverde Antifascista

La scorsa domenica 22 dicembre i ragazzi e le ragazze di Monteverde Antifascista hanno tenuto un’iniziativa di solidarietà e di mutuo soccorso a Piazza dei Quattro Venti (Largo Federico Caffè). Dalle 11 di mattina fino a pomeriggio inoltrato si sono allestiti dei banchetti di vendita di libri – rigorosamente ad offerta libera, perché i/le militanti di Monteverde Antifa credono fermamente che la cultura ed il sapere vadano socializzati e collettivizzati al di là di ogni logica di profitto – e di raccolta materiali (cibi a lunga conservazione e vestiti) da destinare a ControConfine, un collettivo che da qualche mese ha preso in gestione uno spazio dal comune e si sta occupando di garantire un posto dove le persone senza dimora possano trovare accoglienza e soccorso. L’iniziativa ha visto un’importante risposta da parte del quartiere: molte persone di diversa età si sono interfacciate con i/le militanti di Monteverde Antifascista ed hanno preso parte all’iniziativa di mutuo soccorso, dando il loro contributo nella forma di una donazione ad offerta libera e portando del materiale da poter destinare ai ragazzi e le ragazze di ControConfine.

Quest’evento si inserisce in un percorso di attivazione politica e sociale attraverso cui, con una serie di iniziative multiformi e auto-organizzate, l’assemblea di Monteverde Antifascista si sta mobilitando all’interno del quartiere per dare forma alle proprie rivendicazioni politiche e costruire un modello di vita di quartiere alternativo.

Monteverde Antifascista, infatti, nasce circa un anno fa come assemblea auto-organizzata e priva di gerarchie, da studenti e studentesse, lavoratori e lavoratrici di Monteverde e dintorni che hanno deciso di confrontarsi orizzontalmente sulle problematiche che vivono quotidianamente nel quartiere: la mancanza di spazi di aggregazione e di inclusione per i/le giovani del quartiere; la turistificazione di Monteverde Vecchio con la comparsa di sempre maggiori Airbnb – fenomeno che si inserisce nella più ampia cornice della turistificazione di Roma in prossimità del Giubileo 2025 -; la mancanza di iniziative sociali dove gli/le abitanti del quartiere possano concretamente mettere in pratica i valori della solidarietà e del mutuo soccorso.

Infine, come denota il nome che l’assemblea ha deciso di darsi, l’insofferenza principale dei/delle militanti dell’assemblea è dovuta al grave problema della presenza di molte cellule neofasciste nel quartiere che, oltre ad imbrattare i muri con i loro slogan colmi d’odio, hanno intimidito ed aggredito in più occasioni dei ragazzi e delle ragazze dei collettivi studenteschi dei licei della zona.

Monteverde Antifascista nasce dunque dall’esigenza di fronteggiare queste problematiche, dandogli una risposta militante ed auto-organizzata con il fine precipuo di rivitalizzare, politicizzare e de-fascistizzare gli spazi del quartiere. Per questa ragione, infatti, iniziative come quella di domenica 22 dicembre continueranno ad esserci anche nel futuro, affiancate da altri momenti di solidarietà sociale e di politicizzazione della cittadinanza che possano dare sostanza alle rivendicazioni politiche dell’assemblea affinché si costruisca concretamente un quartiere vivo, solidale, a misura di tutti e tutte e, soprattutto, antifascista.

Politicizzare il sociale, socializzare il politico: è questo il nostro scopo, ed è questa la forma della nostra lotta.

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