Si riparte a singhiozzo
Le librerie riaprono il 20 aprile, fino al 3 maggio negozi aperti dalle 8.30 alle 19.00 nei giorni feriali e dalle 8.30 alle 15.00 la domenica, per le attività autorizzate, tutto chiuso il 25 aprile e il 1° maggio.
Cartolerìe, lavanderìe e uffici privati sì, librerìe no, riaprono il 20 aprile per consentire la sanificazione del locale e attrezzarsi di spray- le mascherine sono obbligatorie come il distanziamento sociale quando si sta in coda- prima di riaprire i battenti. Che resteranno serrati nei prossimi due giorni di festa, il 25 aprile e il 1°maggio (con l’eccezione dei centri alimentari all’ingrosso) . Ville e parchi ancora chiusi ( e nonostante questo incredibilmente vandalizzati, come ancora la scorsa notte a Villa Pamphilj) consentita la corsetta purchè in solitaria, le scuole forse non riapriranno prima di settembre.
Non é semplice tradurre in linguaggio umano il burocratese dell’ordinanza regionale del 13 aprile, tanto che lo stesso assessore Orneli si é sentito in dovere di riassumere per i comuni mortali le novità più significative. Tra queste, l’ordinanza prevede anche ‘ la proroga fino al 3 maggio della disciplina oraria dei negozi stabilita il 17 marzo scorso, ossia dalle 8.30 alle 19.00 nei giorni feriali e dalle 8.30 alle 15.00 la domenica, per tutte le attività autorizzate a rimanere aperte (dall’obbligo di rispettare questi orari sono esentati, come fino a oggi: farmacie, parafarmacie, edicole e aree di servizio) ‘.
. Nelle strade le saracinesche alzate- per chi ha potuto riaprire- attenuano la sensazione di una città sotto bombardamento. Ma la guerra al coronavirus non é vinta, ormai più o meno lo abbiamo capito tutt*.