Si torna a scuola, senza mascherina e senza dad ma con nuove regole anti-covid
Raffaella Leone
Si torna in classe, in presenza , senza mascherina e con nuove regole anti-covid. Il giorno della ripartenza è giorno di festa. Ci si abbraccia, ci si chiama, ci si rincorre, si fa finta di prendersi a spintoni. E c’è un motivo in più: si potrà stare a viso scoperto anche in aula per seguire le lezioni , il ministro della sanità è d’accordo anche se con molta prudenza e molte precisazioni. Mai più dad, quella didattica a distanza che certamente ha contenuto il contagio, ma che è stata penosa da tanti altri punti di vista. Delle regole anticovid restano i criteri essenziali, il ministero le ha trasmesse -con tanto di domande e risposte- a tutte le scuole. Sottolineando subito che che le misure rappresentano uno «strumento utile» non solo per prevenire il Covid ma anche altre malattie infettive, ad esempio le infezioni da virus influenzale, «e per sostenere quindi la disponibilità di ambienti di apprendimento sani e sicuri». In pratica, distanziamento ove possibile, sanificazione frequente, anche straordinaria, degli ambienti e, per i fragili, disposivi di protezione personale restano misure essenziali per evitare la risalita dei contagi.
A scuola si (ri)entra senza la misurazione della temperatura corporea, che tante proteste aveva suscitato prima del lockdown. Per bambin* , ragazz* e personale scolastico in buona salute non basterà un semplice raffreddore a far scattare l’isolamento obbligatorio, potranno stare a scuola ma indossando la mascherina Ffp2 fino a quando i sintomi della difficoltà respiratoria non saranno scomparsi. La mascherina è comunque obbligatoria per i soggetti più fragili. L’isolamento scatta se i sintomi del contagio- purtroppo ormai noti, dalla difficoltà di respirare a febbre, tosse, cefalea,perdita di gusto e olfatto ecc- durante le ore a scuola diventano evidenti. In quel caso bambin* e student* vengono ospitati in una stanza riservata, avvertiti i genitori, disposta una quarantena che può durare dai 5 ai 14 giorni, e per rientrare tra i banchi sarà indispensabile un tampone- molecolare o antigenico- negativo.
‘Strategie di mitigazione’ le ha chiamate il ministro, nei prossimi mesi si vedrà e si deciderà in base ‘all’evoluzione della curva epidemiologica’. Per ora, è festa.