Un forte richiamo alla pace nella prima Giornata delle coscienze indetta dall’Onu per il 5 aprile
Nell’immagine di copertina della pagina che su facebook annuncia la Giornata delle coscienze- indetta dall’Onu prima che la pandemia coronavirus costringesse mezzo mondo in quarantena- fa capolino il logo della marcia della pace Perugia-Assisi e nel video del link scorrono le immagini della storica manifestazione pacifista che di solito si svolge tra settembre e ottobre. L’avvenimento sarà in diretta sulla pagina facebook dalle 17 di domani. Per seguirlo, copia e incolla in un’altra finestra il seguente indirizzo di facebook
Non tutti, soprattutto delle ultime generazioni, conoscono la marcia della pace organizzata per la prima volta nel 1961 da Aldo Capitini ( fu anche la prima volta che sfilò la bandiera della pace originale, quella con tutti e sette i colori dell’arcobaleno e con in alto i colori freddi) . Lo stesso Capitini , fondatore del Movimento Nonviolento- non volle dare una scadenza annuale alla marcia per evitare che diventasse un rituale.
Per diversi anni la marcia ha avuto l’appoggio e il sostegno organizzativo- lo so per esperienza diretta- dei senatori della Sinistra Indipendente raccolti intorno al senatore Anderlini e alla rivista L’astrolabio.
E in questi giorni é più che mai attuale ricordare le parole che Capitini scrisse a proposito proprio della prima marcia: «Aver mostrato che il pacifismo, che la nonviolenza, non sono inerte e passiva accettazione dei mali esistenti, ma sono attivi e in lotta, con un proprio metodo che non lascia un momento di sosta nelle solidarietà che suscita e nelle noncollaborazioni, nelle proteste, nelle denunce aperte, è un grande risultato della Marcia»
Giusto richiamo a Capitini ma anche all’Astrolabio, indimenticabile rivista dei progressisti
12, 20); assomiglia alla “spada a doppio taglio, che penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore” ( La preghiera anche un’arma per i deboli e per quanti subiscono l’ingiustizia. l’arma di quella lotta spirituale che la Chiesa combatte nel mondo: essa non dispone di altre armi. La Giornata Mondiale per la Pace un forte richiamo annuale alla preghiera. L’anno scorso essa stata come prolungata dallo speciale incontro svolto in Assisi, con la partecipazione dei rappresentanti delle nazioni balcaniche. Quest’anno invece prevista per domenica 23 gennaio
La preghiera anche un’arma per i deboli e per quanti subiscono l’ingiustizia. l’arma di quella lotta spirituale che la Chiesa combatte nel mondo: essa non dispone di altre armi. La Giornata Mondiale per la Pace un forte richiamo annuale alla preghiera. L’anno scorso essa stata come prolungata dallo speciale incontro svolto in Assisi, con la partecipazione dei rappresentanti delle nazioni balcaniche. Quest’anno invece prevista per domenica 23 gennaio Il recente incontro di studio, a cui hanno preso parte esperti qualificati, aveva lo scopo di dare un contributo alla preparazione della speciale “Giornata” del prossimo 23 gennaio, affinch risulti ancor pi partecipata e fervente. La preghiera ci deve unire realmente tutti di fronte a Dio, Padre giusto e ricco di misericordia.