Via Ozanam: “Non si abbattono gli alberi in base a una semplice perizia visiva, servono altre analisi”

Raffaella Leone

La sorte dei 59 meravigliosi olmi che fiancheggiano via Ozanam al momento é legata alle oscure decisioni del Dipartimento ambientale capitolino, che vorrebbe eliminarli. E a una istanza che il neonato ma già combattivo Comitato per la tutela dei grandi alberi di Monteverde/Tam Tam ha inviato alla sovrintendenza beni ambientali (un’alberatura esistente da più di 70 anni è per legge un bene ambientale e in più l’olmo, in particolare, è tutelato dal Regolamento del verde urbano capitolino- da tempo in vigore) per bloccare quella che sembra una fine annunciata. Annunciata e perseguita nonostante l’opposizione di chi in quella zona vive e gode dei vantaggi che quei grandi alberi assicurano? Questo é tutto da vedere. Il Comitato schiera i luminari del settore, a cominciare dal prof Daniele Zanzi, fama internazionale, curriculum impressionante ( ampiamente visionabile sul sito Fito-Consult). Scrive il prof Zanzi, riferendosi alla perizia che ha decretato l’abbattimento degli olmi: “il VTA[ Visual Tree Assessment, valutazione di stabilità degli alberi ndr] “è da considerarsi un semplice screening preliminare cui deve seguire una prassi di ulteriori valutazioni attuate con idonei mezzi .Se si accettasse tale superficiale metodica di studio, tutti gli alberi d’ Italia correrebbero il rischio di essere inopinatamente rimossi .Invito caldamente a riflettere sul destino di questa alberata, un valore ambientale, paesaggistico ed economico di tutta la comunità”.

In campo c’è anche Marco Belli, un esperto di radici che interviene dove è necessario. Ha fatto un sopralluogo a via Ozanam ed ha una idea/proposta innovativa per il Comitato: ‘Questi alberi possono davvero convivere con la strada. I marciapiedi hanno ampi spazi, tanto che potremmo togliere un bel po’ di cemento per rendere il terreno permeabile, cosa che gioverebbe ad alberi e persone’.

L’ultima parola, si sa, spetta al dipartimento capitolino. Il Municipio, che comunque ora è impegnato con le osservazioni al bilancio capitolino, ha poca voce o nessuna voce in capitolo. A meno che non decida di battere i pugni, per così dire, e dare forza a quella sia pur poca voce e almeno fare in modo che non sia una voce fioca.

Foto di Maria Elena Carosella